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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Autorizzazioni per ricerca idrocarburi coste calabresi L'indignazione di Domenico Bevacqua

Autorizzazioni per ricerca idrocarburi coste calabresi L'indignazione di Domenico Bevacqua
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Sono profondamente rammaricato per le due nuove autorizzazioni per la ricerca di idrocarburi al largo delle coste calabresi concesse dal Ministero dell’Ambiente. In occasione del referendum cosiddetto sulle trivelle, il governo nazionale era stato chiaro sulla garanzia che non si sarebbe proceduto lungo questa linea. È vero che le osservazioni relative ai permessi per queste ricerche dovevano essere prodotte prima del 31/12/2014 (per cui nessuna responsabilità ricade sull’attuale consiliatura regionale), ma il punto è che lo spirito del confronto avviato con le Regioni e che mi aveva condotto a dichiarare il superamento nei fatti del quesito referendario, andava in tutt’altra direzione.

La tecnica che si intende usare, inoltre, quella dell’airgun, che spara aria compressa in acqua producendo onde che si propagano nel fondale, è talmente controversa, anche nell’ambito della comunità scientifica, che era stata vietata nella prima versione del disegno di legge sugli ecoreati.

Sono pienamente d’accordo con l’allarme lanciato dall’assessore Rizzo in relazione alle possibili conseguenze devastanti per l’ecosistema marino interessato. Non è in questa pericolosa ricerca di idrocarburi il futuro della Calabria. Il nodo è politico: oltre a consiglio regionale e giunta, che hanno chiaramente espresso il loro diniego, rivolgo un pressante appello ai parlamentari calabresi del PD, affinché non restino inerti di fronte a un tale pericolo e si adoperino per salvaguardare quel principio di precauzione che in diversi altri casi è stato rispettato.