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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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AssoTutela smentisce le parole del Comune di Nemi con i fatti Sullo scempio degli alberi l'ultima parola spetta alla Procura

AssoTutela smentisce le parole del Comune di Nemi con i fatti Sullo scempio degli alberi l'ultima parola spetta alla Procura
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“Bugie su bugie, un castello che rischia di crollare da un momento
all’altro. Se il sindaco di Nemi e l’ufficio Tecnico rispondessero ai miei
esposti con documentazione certa e attinente ai fatti allora si che
l’informazione fornita ai cittadini potrebbe essere corretta”. Inizia così
la nota di Ivan Galea Coordinatore di AssoTutela Roma Nord e Castelli
Romani che prosegue: “Le parole stanno a zero, parlano le immagini del
prima e del dopo: c’erano molti alberi, alla vista non pericolanti ne
tantomeno a ridosso del ciglio stradale, che sono stati tagliati senza che
ci sia stata una preventiva relazione di Forestale o Parco Regionale dei
Castelli che ne registrasse la pericolosità. Lo scandalo è proprio questo:
un verbale della Forestale – dice Galea – è stato stilato a posteriori
dell’avvenuto taglio degli alberi, soltanto dopo che il sottoscritto ha
allertato le autorità preposte fino ad allora ignare. E’ come abbattere un
palazzo e poi chiedere se quel palazzo sia pericolante. Dunque senza alcuna
relazione di un esperto agronomo, del Parco Regionale o della Forestale si
è proceduto all’abbattimento degli alberi e non alla loro manutenzione come
indicato nella famosa ordinanza che va tanto sbandierando l’amministrazione
comunale”. Il coordinatore prosegue la nota dicendo che: “E nonostante la
denuncia di AssoTutela sia uscita su ben 9 giornali di cui uno nazionale,
ad oggi non c’è stato un solo ambientalista che si sia fatto vivo. Ma
adesso tutti i nodi verranno al pettine – avverte Galea – perché questo
caso finirà direttamente in Procura, infatti formalizzeremo la denuncia per
presunto danno ambientale e chiederemo di verificare altri eventuali reati
commessi inerenti questo caso. Le norme in materia sono tante e di pezzi di
carta non vi è quasi nulla se non una ordinanza dello scorso anno che parla
di manutenzione che in italiano non significa abbattimento. Se faccio
manutenzione alla mia vettura – continua – non significa che la butto al
primo sfasciacarrozze che incontro, pertanto il sindaco eviti di fare
facili proclami ma piuttosto raccolga la documentazione necessaria che
dovrà fornire a chi di competenza. In ultimo ricordare che sulla via dei
Laghi è successa la tragedia di un uomo schiacciato da un albero è solo un
modo squallido di farsi propaganda. Piuttosto portiamo rispetto per certi
tristi episodi che nulla centrano con il vergognoso scempio che si è
compiuto in via De Santis”. Ma non finisce qui la lunga nota del
coordinatore AssoTutela: “Da indiscrezioni so anche che determinati
sopralluoghi che il sindaco è andato sbandierando nel suo dovuto e
necessario comunicato giustificativo non hanno nulla a che fare con il
taglio degli alberi in via De Sanctis. Infatti, ripeto il concetto:
soltanto dopo che Assotutela si è mossa, le istituzioni sono venute a
conoscenza del taglio degli alberi in via De Santis a Nemi. Tanto è vero
che le mie parole sono supportate dagli atti: c’è un verbale della
Forestale datato 3 aprile che non autorizza nessun taglio su via De
Sanctis. C’è un sopralluogo del Reparto agroforestale insieme ai
guardiaparco dell’ente regionale che avrebbe addirittura appurato, pur non
entrando in merito ad autorizzazioni, l’inutilità del taglio degli alberi
su una vasta area e aver lasciato invece intatti alcuni alberi
effettivamente pericolosi per la sicurezza dei cittadini. Siamo proprio
senza parole, sembra la barzelletta di chi indice gare pubbliche e poi
chiede all’anticorruzione se si può fare una gara tra parenti oppure no.
Tutto verrà presto chiarito – conclude Galea – per il momento abbiamo
arricchito il nostro dossier fotografico con le foto di prima e dopo il
taglio. Lo scenario è davvero cambiato: non sembra più di entrare nel cuore
del Parco Regionale dei Castelli Romani quando si arriva a Nemi per la via
de Santis, bensì in un’area deturpata e desolante. Chiudo riportando la
voce di alcuni cittadini esterrefatti: dov’è finita tutta la legna dei
tagli? Abbiamo letto su un quotidiano che qualcuno ha asserito che ci sono
ditte pronte a tagliare in cambio della sola legna, anche quel qualcuno
dovrà rispondere delle sue azioni”.