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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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AssoTutela: “Roche e Novartis, i soldi tornino ai cittadini”

AssoTutela: “Roche e Novartis, i soldi tornino ai cittadini”

“I due colossi multinazionali della farmaceutica, sono state sanzionate qualche mese fa dall’Antitrust per aver favorito il farmaco più caro nella cura della maculopatia, una degenerazione oculare che provoca gravi problemi ai pazienti”

AssoTutela: “Roche e Novartis, i soldi tornino ai cittadini”

“I due colossi multinazionali della farmaceutica, sono state sanzionate qualche mese fa dall’Antitrust per aver favorito il farmaco più caro nella cura della maculopatia, una degenerazione oculare che provoca gravi problemi ai pazienti”

 

 

“La storia è nota a tutti e ha destato grande indignazione, se non proprio
sorpresa. *Roche e Novartis, due colossi multinazionali della farmaceutica,
sono state sanzionate qualche mese fa dall’Antitrust per aver favorito il
farmaco più caro nella cura della maculopatia, una degenerazione oculare
che provoca gravi problemi ai pazienti”. Lo sostiene il presidente di
AssoTutela Michel Emi Maritato che incalza: “*In sintesi, le due aziende
hanno preso accordi tra loro e hanno fatto cartello per sostenere un
farmaco molto più costoso, il Lucentis, al posto del molto più economico
Avastin. *Questa intesa fra le due aziende è costata alla collettività e al
Servizio Sanitario Nazionale 1,2 miliardi di euro e ha impedito che
cittadini deboli e anziani avessero accesso alle cure*. Non troviamo
aggettivi idonei per commentare tale comportamento – continua il presidente
– in questo caso le società farmaceutiche non hanno certo agito per il bene
dell’umanità e AssoTutela è grata all’Antitrust che si è mossa
nell’interesse della collettività. Adesso il maltolto deve tornare nelle
tasche di chi lo ha sborsato. Il governo ha chiesto il giusto risarcimento
e AssoTutela farà tutto ciò che è nelle sue facoltà perché tali risorse
ritornino ai cittadini, magari attraverso finanziamenti alle strutture
sanitarie in difficoltà o a progetti in favore delle fasce più deboli”.