Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

AssoTutela: “Metro C, si alle infrastrutture, no alle rapine” "Le cifre preventivate fanno saltare il rapporto costi-benefici. Stop all'opera"

AssoTutela: “Metro C, si alle infrastrutture, no alle rapine” "Le cifre preventivate fanno saltare il rapporto costi-benefici. Stop all'opera"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

“La tela di Penelope, ovvero il progetto della metro C che non vedrà mai
una fine, mostra tutte le sue insanabili falle, tanto da far ipotizzare un
abbandono di tale folle programma e far convergere le risorse su altre
soluzioni per la mobilità romana, più economiche e meno impattanti come una
rete di tram”. Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato
che così motiva la sua dichiarazione: “Ieri è stato presentato il progetto
per superare piazza Venezia e arrivare fino a Ottaviano con una stima dei
costi che ha dell’inverosimile. Si parla di 1,2 miliardi di euro, quando il
progetto presentato per la sola tratta Colosseo/piazza Venezia,
inizialmente stimato in 650 milioni, è arrivato a ben 850 per soli 750
metri di tracciato. Manifestammo il nostro scetticismo in tempi non
sospetti – continua Maritato – e oggi, a maggior ragione, riteniamo che le
istituzioni non si possano più permettere di proporre tali faraoniche opere
pubbliche. Sarà quindi necessaria un’accurata analisi dei costi da parte di
ogni ente finanziatore dell’opera. Un’opera pensata negli anni ’90 per
collegare due quadranti agli ‘antipodi’ della città transitando per il
centro storico, che risente molto del tempo, delle mutate condizioni di
mobilità e del cambiamento di molte abitudini. Dopo anni di ritardi e di
costi saliti alle stelle, dopo le grandi incompiute come le stazioni Vigna
Clara, Farneto, la tramvia Laurentina/piazzale Clodio, con i relativi
scandali connessi, le amministrazioni hanno il dovere di rendere
compatibili le spese con le possibilità di cui dispongono e AssoTutela
vigilerà sulla trasparenza, correttezza e compatibilità di tutte le opere
proposte”.