La Consulta mette a repentaglio il diritto alla salute
Assistenza medica a rischio
La Consulta mette a repentaglio il diritto alla salute
Lo avevamo annunciato e, puntualmente si è verificato: la sentenza della Consulta, che dà il via alla pignorabilità dei beni delle Asl mette a rischio il diritto alla salute. Non è possibile accettare una situazione del genere e, pur rispettando le decisioni del supremo organo, ci chiediamo quali siano le motivazioni di una decisione tanto insidiosa”. Lo ha affermato il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, commentando l’imbarazzante vicenda che ha coinvolto la Asl Napoli 3, il cui direttore Maurizio D’Amora si è visto costretto a diffidare il tesoriere dell’istituto di credito di riferimento che, applicando pedissequamente la sentenza ha bloccato 88 milioni di euro necessari per pagare 5 mila stipendi. “Con tale decisione della banca, si rischia l’interruzione di pubblico servizio e non mi meraviglia che siano stati allertati prefetto, commissario alla sanità campana e procuratore della Repubblica, considerato che il blocco degli stipendi o dell’assistenza potrebbe rivelarsi una bomba a orologeria”. Cozza inoltre contro la decisione della Corte l’obbligo imposto dall’Unione europea, che prevede il pagamento dei fornitori entro 30 o 60 giorni, secondo le prestazioni. “A quanto pare – conclude Maritato – il nostro Paese resta sempre più isolato nel contesto europeo perché legato a visioni superate, non aderenti alla realtà”.