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Assemblea pubblica dei soci della Bcc di Cittanova

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CITTANOVA – Torna di attualità la vicenda della Banca di Credito Cooperativo di Cittanova. L’azione di commissariamento avvenuta un anno fa, voluta da Banca d’Italia per gravi violazioni riguardanti le norme antiriciclaggio non rispettate dalla Bcc cittanovese, aveva destato grande scalpore. L’effetto immediato della decisione era stato il conseguente azzeramento dei vertici dell’istituto. L’intero Cda estromesso nella gestione per rilevanti infrazioni che, secondo via Nazionale, erano state commesse e ripetute nel tempo e mai sanate in via definitiva.

Ad 1 anno dall’avvio dell’amministrazione straordinaria, torna a riunirsi l’assemblea dei soci della Bcc cittanovese. Non in veste ufficiale, questa volta, ma in una sorta di autoconvocazione di tutti i soci e sollecitata dal parroco di Cittanova don Nuccio Borelli, che in queste settimane ha svolto un ruolo di mediazione tra i soci dell’istituto insistendo sul senso di responsabilità degli aderenti. Un patrimonio collettivo, quello della Bcc cittanovese, da tutelare. Una banca di riferimento per tante famiglie e piccole-medie imprese del tessuto economico pianigiano e locrideo. La banca è stata fondata nel 1920 su iniziativa di alcuni cittadini di Cittanova e nasce come “Cassa Rurale ed Artigiana di Depositi e Prestiti”. La “Banca dei Preti” per la comunità locale, perché chi l’aveva voluta e fondata proveniva dal mondo cattolico ed ecclesiale. E in questa fase di grande smarrimento la Chiesa locale torna a giocare un ruolo importante e di guida.

L’assemblea pubblica si svolgerà nella mattinata di domenica negli spazi del  Teatro “R. Gentile” organizzata per discutere delle problematiche dell’istituto di credito e per programmare le prospettive, con opportune iniziative ed azioni, ove sarà possibile,  per ridare la banca ai soci e al territorio. In queste lunghe settimane di attesa, prima che arrivasse un segnale di fumo proveniente dai soci di via Campanella, sede dell’istituto bancario cittanovese, sono partite anche delle interrogazioni parlamentari nella passata legislatura, a firma dell’ex deputato Pd Demetrio Battaglia ed Ernesto Magorno ed un’inchiesta dell’autorevole quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”. Ad un anno dal commissariamento voluto da Bankitalia non si capisce quale sia il destino dell’istituto cittanovese che conta otto filiali nella provincia reggina collocati tra la Piana di Gioia Tauro e la Locride.