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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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“Aspromonte, terra da amare e da tutelare” Partecipazione al convegno organizzato dai Lions, tenutosi ieri a Zervò

“Aspromonte, terra da amare e da tutelare” Partecipazione al convegno organizzato dai Lions, tenutosi ieri a Zervò
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Si è svolto il 12 giugno, a Zervò, su iniziativa del Presidente della Zona 33 del Distretto Lions 108 YA Pasquale Iozzo, in collaborazione con i Clubs della predetta Zona (Locri – Polistena – Taurianova), un importante ed interessante convegno dal titolo “Aspromonte, terra da amare e da tutelare”.
Presenti le più alte cariche Lionistiche: il Governatore Totò Fuscaldo, il Past Direttore Internazionale Ermanno Bocchini, il Presidente dell’VIII^ Circoscrizione Ferdinando Iacopino, oltre i presidenti dei tre Clubs della Zona 33 e numerosi altri soci Lions. Presenti – altresì – numerose autorità civili e militari (i Sindaci dei Comuni di Scido, Santa Cristina d’Aspromonte, Varapodio, il Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte Dott. Giuseppe Bombino ed il Comandante Provinciale del CFS Col Giorgio Maria Borrelli).
Nel solco della “Cittadinanza Umanitaria Attiva” di cui i Lions sono i fautori a livello mondiale, prima di addentrarsi nel tema del convegno, i Lions della Zona 33 hanno restituito alla comunità, dopo averla ristrutturata, la Fontana “Acqua del Faggio” e messo a dimora tre alberi che sono stati piantati all’interno del viale del vecchio sanatorio.
Scopo del convegno, introdotto dal presidente di zona Pasquale Iozzo e moderato dal giornalista Aristide Bava (Lions e Direttore della rivista distrettuale 108 YA) è stato quello di scoprire il mondo della natura e prendere contatto con il territorio e la storia più antica della nostra Calabria, arricchito da interventi precisi ed interessanti dei relatori che si sono succeduti nella illustrazione del tema.
Gli illustri relatore hanno approfondito la conoscenza diretta del territorio aspromontano e l’analisi dei suoi equilibri ambientali, per spingere noi adulti ma soprattutto le nuove generazione verso un interesse ed un impegno concreto nella tutela dell’ambiente. Dal contatto positivo con la natura nasce l’amore per essa e dall’amore un interesse per la sua tutela. I Lions hanno deciso di impegnarsi nella tutela ambientale per mettere a disposizione dei giovani esperienze e conoscenze accumulate in secoli di storia. Il modo migliore per conoscere ed apprezzare la natura è infatti muoversi “mimetizzati” all’interno di un ecosistema sufficientemente complesso e bello da affascinare e incuriosire.
Abituare i giovani al rispetto dell’ambiente e all’amore verso il creato in generale è una virtù. Abituarli a conoscere e amare l’Aspromonte oltre che una virtù è un dovere, dopo le tante denigrazioni del passato di quella bellissima cordigliera di montagne che fa da Parco allo Ionio e al Tirreno ed è il polmone verde della nostra “Calabria Ultra”.
E’ stata un’occasione di parlarci e di parlare con i giovani (erano in tanti i Leo presenti), abituandoci ad amare noi stessi e tutto ciò che ci circonda. É per noi una cambiale da onorare nei confronti dei nostri avi e un dovere che dobbiamo alle future generazioni.
Oggi è necessario (ri)valorizzare questa nostra terra, che nei secoli passati ha fatto grande la nostra Calabria. Girando tra i vari paesi dell’Aspromonte, un tempo ricchi non solo economicamente ma anche di storia e di cultura, sono ancora visibili i segni di un tempo che non c’è più! Un tempo in cui i boschi regalavano olio di oliva, uva, castagne, vino; e i lecci e le querce facevano abbondare il carbone, e c’erano ghiande per i suini, e allevamenti di baco da seta, e pascoli che alimentavano produzione di latte, formaggio, carne. Fu solo negli ultimi secoli che queste ricchezze si persero, inghiottite da terremoti, guerre, alluvioni, emigrazione. Prendere coscienza di tanta grandezza che fù, forse, ci può aiutare a risolvere, magari in parte, i nostri problemi attuali.
Purtroppo per tanto e tanto tempo ognuno di noi è fuggito dalla storia a cui è stato costretto. Ma l’intento dei Lions è quello di risvegliare l’orgoglio montanaro. Aiutare la nascita di gente nuova: gli aspromontani. Un popolo unico, compatto. Un popolo che abiti l’Aspromonte, con dedizione antica e cultura moderna. Che si discosti dagli orrori del passato per finezza di pensiero, ma che conservi piedi duri e mani callose. Perché ognuno sia libero di vivere la storia che si è scelto.