Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Asnali, Richiesta alla X Commissione di interventi urgenti per il settore carburanti Stavolta abbiamo rivolto la nostra richiesta ai membri della X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo), con la speranza che questa ponga con urgenza all’ordine del giorno, la necessità di prevedere interventi concreti per il settore in questione

Asnali, Richiesta alla X Commissione di interventi urgenti per il settore carburanti Stavolta abbiamo rivolto la nostra richiesta ai membri della X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo), con la speranza che questa ponga con urgenza all’ordine del giorno, la necessità di prevedere interventi concreti per il settore in questione

Associazione Nazionale Autonoma Liberi Imprenditori – in qualità di rappresentante di numerosi esercenti operanti nel settore della distribuzione carburanti, rinnova l’accorato appello, già rivolto al Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Daniele Franco, nonché al Ministro della Transizione Ecologica, On. Roberto Cingolani, di prevedere al più presto un rimborso per le accise versate dai benzinai prima del 21/03/2022, giorno di entrata in vigore del Decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21 (cd “Decreto Energia”) che all’art. 1 prevede la rideterminazione/riduzione delle accise su benzina e gasolio. Ad oggi detto decreto sarà in vigore fino l’8 luglio, ma non si escludono ulteriori proroghe.
Stavolta abbiamo rivolto la nostra richiesta ai membri della X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo), con la speranza che questa ponga con urgenza all’ordine del giorno, la necessità di prevedere interventi concreti per il settore in questione.
I titolari delle stazioni di servizio sono già vessati da accordi capestro con le compagnie petrolifere che impongono un prezzo di vendita il cui margine spesso non copre le spese di gestione, nonché fortemente colpiti dalle misure di contenimento anti covid che hanno sensibilmente ridotto la quantità di erogato a causa delle limitazioni alla circolazione.
Molti di essi non sono pertanto nelle condizioni di farsi carico del peso delle accise anticipate con gli ordini effettuati prima del 21 marzo, nella speranza di poter rientrare di quanto anticipato a fine vigenza della riduzione delle accise e non saranno dunque in grado di procedere ai nuovi ordinativi, col rischio concreto di dover chiudere la propria attività.
Bisogna inoltre considerare che a questo quadro si aggiunge la salita che sembra non avere freni del prezzo dei carburanti che contribuisce ulteriormente a ridurre i consumi e limare ulteriormente i margini.
La situazione, allo stato attuale, per l’intera categoria, non potrebbe essere più disperata.