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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Arriva l’ok del Senato: il testamento biologico è legge Introdurrà, entro alcuni limiti, il diritto all’interruzione delle terapie. Il commento della politica calabrese

Arriva l’ok del Senato: il testamento biologico è legge Introdurrà, entro alcuni limiti, il diritto all’interruzione delle terapie. Il commento della politica calabrese
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La legge sul testamento biologico è stata approvata dal Senato. È passata con 180 voti a favore, 71 contrari e 6 astensioni, con una maggioranza diversa da quella che sostiene il governo Gentiloni. Hanno votato a favore il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e la sinistra (MDP, Sinistra Italiana-Possibile), mentre alcuni senatori cattolici e gran parte del centrodestra hanno votato contro: Forza Italia, che ha lasciato però libertà di coscienza ai propri senatori, Lega Nord e Alternativa Popolare. La legge sul testamento biologico introdurrà entro alcuni limiti il diritto all’interruzione delle terapie, che finora doveva passare dai tribunali.

La legge permette – entro alcuni limiti – di esprimere in anticipo quali trattamenti medici ricevere nel caso di gravi malattie. In particolare, consente a qualsiasi maggiorenne la possibilità di rinunciare ad alcune terapie mediche, in particolare alla nutrizione e all’idratazione artificiale. Questa interruzione può essere ottenuta anche con le cosiddette “disposizioni anticipate di trattamento” (DAT), un documento nel quale si può indicare a quali terapie si vuole rinunciare e a quali condizioni, nel caso in cui a un certo punto si sia impossibilitati a esprimere la propria preferenza. Il paziente può anche chiedere di essere sedato in maniera continua e profonda, in modo da poter morire senza soffrire, in una sorta di coma indotto. Di fatto il diritto all’interruzione delle terapie, comprese nutrizione e idratazione artificiale, era già stato ottenuto per via giurisprudenziale, cioè grazie alle sentenze dei tribunali; ora sarebbe allargato a tutti, per legge.

DOMENICO BEVACQUA (PD)

“Un testo equilibrato, che non indulge a ragioni ideologiche, chiude ad ogni ipotesi di eutanasia e pone al centro esclusivamente la dignità della persona umana”. Così il consigliere Bevacqua in merito all’ok definitivo pronunciato oggi dal Senato sul biotestamento. “So bene che le polemiche non cesseranno, forse si acuiranno –
prosegue Bevacqua – ma inviterei a leggere il provvedimento licenziato che, in ossequio ai principi della mostra Costituzione, dispone sostanzialmente che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata”. “La volontà politica del PD – continua Bevacqua – è stata fondamentale per giungere all’esito, dimostrando in pieno la sua capacità di assumersi quelle responsabilità proprie di una forza matura che riconosce i mutamenti intervenuti nel sentire della società. Nessuno può contestare che, grazie al PD, questa legislatura sarà ricordata anche per la meritoria estensione dei diritti civili e per provvedimenti “progressisti” quali non si vedevano dagli anni Settanta: Unioni civili, Dopo di noi, normative contro il femminicidio, legge contro il caporalato. Credo che la cosiddetta sinistra-sinistra dovrebbe riflettere bene sul rischio di avvantaggiare una galassia di destre e populismi che potrebbero farci compiere un passo indietro di cinquant’anni”. “Quanto a me, nel mio piccolo – conclude Bevacqua – proprio il mio essere e sentirmi cristiano mi induce a sottoscrivere le parole del presidente e amico Gentiloni, allorché ha indicato, nella legge approvata oggi, una scelta di civiltà”.

ALESSANDRO PORCO (COMPONENTE DIREZIONE REGIONALE PARTITO DEMOCRATICO CALABRESE)

Siamo portati a pensare alla Legge come ad un insieme di norme che, nel regolare la convivenza civile, impone, vieta, sanziona, limita. Con l’approvazione della legge sul Biotestamento, è stata invertita questa convinzione.
Abbiamo finalmente, anche in Italia, una legge che, per il suo straordinario impatto sulle coscienze, NON OBBLIGA!
Non obbliga l’ammalato terminale, incapace di autodeterminarsi, ad accettare l’accanimento terapeutico ed essere, quindi, costretto ad una non-vita. Non obbliga, alla sofferenza, ma garantisce un’adeguata terapia del dolore. Non obbliga il medico alla responsabilità professionale rispetto ad un atto discendente dalla volontà del paziente e, in caso di obiezione di coscienza, dispone, che ogni azienda sanitaria pubblica o privata e anche cattolica garantisca la piena e corretta attuazione dei principi della legge sul biotestamento. È questo un provvedimento fortemente voluto dal Partito Democratico, dopo mille rinvii e una miriade di emendamenti e del quale ne siamo fieri, perché non di sola economia vive un Paese, ma di valori. Così come siamo fieri dei tanti altri provvedimenti approvati in questa legislatura a guida PD e che non bisogna dimenticare: unioni civili, terzo settore, autismo, contrasto al caporalato, reato di tortura, “dopo di noi”, cooperazione internazionale, bonus bebè, bonus cultura, reddito di inclusione, la legge contro lo spreco alimentare. Il PD guarda al futuro dell’Italia con azioni concrete, perché il nostro sia un Paese sempre più giusto a garanzia dei diritti e della libertà dei cittadini.