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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Appello dei Vescovi calabresi: ”Regione colpita da profonda crisi economico-finanziaria”

Appello dei Vescovi calabresi: ”Regione colpita da profonda crisi economico-finanziaria”

Oggi c’e bisogno di solidarieta’

Appello dei Vescovi calabresi: ”Regione colpita da profonda crisi economico-finanziaria”

Oggi c’e bisogno di solidarieta’

 

 

Segue la nota: La Terra di Calabria, come il Sud e l’intera Nazione è «colpita dagli effetti di una profonda crisi economico-finanziaria globale, che coinvolge l’intero pianeta». A scriverlo sono i

vescovi calabresi in una lunga e attenta nota pastorale dal titolo «L’importanza della solidarietà. Nota sulle politiche sociali in Calabria», diffusa ieri, nel corso di una conferenza stampa e reperibile integralmente sui siti web delle dodici diocesi calabresi. I Pastori della Chiesa Cattolica Calabra, sotto la guida del  presidente Mons. Vittorio Luigi Mondello, rimarcano il valore della solidarietà e si dicono «preoccupati» sia per l’attuale momento di crisi, sia per il futuro di «questa nostra amata terra» e «convinti che tale problema può trovare soluzione solo con una chiara presa di coscienza, personale e comunitaria, dell’importanza di partecipare alla vita pubblica per promuovere, da una parte, il riconoscimento dei diritti, di tutti e di ciascuno; e, dall’altra, l’impegno a compiere fino in fondo i propri doveri». Senza un profondo discernimento non si potrà né «rafforzare» il «sistema Italia», né «affrontare il problema del mancato sviluppo del nostro Mezzogiorno, e della Calabria in particolare». Il documento dei vescovi calabresi vuol essere «non tanto una semplice denuncia dell’inadeguatezza delle politiche sociali rispetto alle crescenti povertà della nostra regione, quanto piuttosto un’analisi delle fragilità del nostro sistema di assistenza alle persone e alle comunità, al fine di promuovere un modo nuovo di confrontarsi tra i vari attori e responsabili dello sviluppo del comparto sociale, sia pubblici sia privati, che conduca, in modo condiviso, concreto e creativo, a una promozione ed a una organizzazione efficace della solidarietà». Per i successori degli Apostoli la mancanza di lavoro dei giovani, i prezzi sempre più «elevati della politica, che spreca risorse, che sarebbero invece indispensabili per la crescita»; l’affiorare di una conduzione «impropria dei Fondi europei», «il peso sociale ed economico che i gruppi mafiosi impongono», «l’infittirsi del fenomeno dell’usura, favorito anche dai ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione»; la burocrazia, che aumenta in maniera «ormai inaccettabile» i periodi di responso alle «legittime istanze dei cittadini», concludono con «l’indebolire la forza interiore del popolo calabrese e la sua fiducia nel futuro». I Vescovi della Calabria evidenziano che sussistono «momenti in cui alcuni piccoli o grandi soggetti sociali manifestano pubblicamente il disagio comune» ma il tragitto verso uno «scatto di orgoglio generale» appare «ancora lungo e irto di ostacoli». Nel documento, inoltre, i vescovi accendono i riflettori sui servizi socio-assistenziali distribuiti «a macchia di leopardo» poichè la Calabria risulta «con tanti territori e città in cui emerge l’assenza dei servizi sociali»: «La nostra Regione non si è posta, e non si sta ponendo ancora, al passo con i tempi e con i bisogni della popolazione». Questo perché le politiche locali, sebbene certi «pregevoli interventi legislativi» molte volte continuano «in sostanza a privilegiare la messa in atto di scelte assistenzialistiche, di interventi di tipo non strutturale». I tagli compiuti a livello statale sui fondi dell’assistenza sociale «investono con drammatica veemenza il già debole sistema dei nostri servizi sociali». Ecco, quindi, la richiesta di un «definitivo sforzo di infrastrutturazione sociale, con la messa in atto di una copertura adeguata di servizi essenziali, al momento instabili e non ancora sufficienti». In Calabria c’è una «scarsa attenzione” nei confronti delle politiche sociali». I vescovi per combattere con “Speranza” questa decadenza «con uno sguardo oltre la crisi», ritengono «indispensabile che in Calabria più soggetti pubblici e privati, comprese le nostre Chiese, mettano in campo maggiori interventi, da effettuare corresponsabilmente su fronti diversi». Tra le proposte suggerite i Pastori puntano su: un’adeguata copertura finanziaria alle politiche sociali da parte della Regione; il recepimento della legislazione sociale italiana ed europea, che Enti locali calabresi «cessino di destinare agli interventi socio assistenziali la somma più bassa di tutte le regioni d’Italia e prendano provvedimenti coraggiosi per innalzare l’importo della spesa sociale pro capite»; e poi le comunità ecclesiali «offrano efficace testimonianza di carità»senza omettere «la strada irrinunciabile della promozione e della tutela dei diritti e della dignità umana».

Redazione@approdonews.it