Anziana donna uccisa in casa per rapina a Catanzaro, dopo 5 anni arrestato l’assassino grazie al Dna
Apr 04, 2014 - redazione
La donna uccisa gestiva un noto bar del capoluogo calabrese ed era la madre del presidente della Confcommercio. Fu trovata legata e con evidenti segni di percosse. Le verifiche scientifiche e le indagini hanno permesso di risalire all’autore – ULTIMI AGGIORNAMENTI
Anziana donna uccisa in casa per rapina a Catanzaro, dopo 5 anni arrestato l’assassino grazie al Dna
La donna uccisa gestiva un noto bar del capoluogo calabrese ed era la madre del presidente della Confcommercio. Fu trovata legata e con evidenti segni di percosse. Le verifiche scientifiche e le indagini hanno permesso di risalire all’autore
CATANZARO – La squadra mobile di Catanzaro ha arrestato il responsabile dell’omicidio avvenuto durante una rapina di Antonia Critelli, 80 anni, avvenuto il 23 marzo 2009 nel suo appartamento a Catanzaro. L’arresto è stato fatto in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura. Gli investigatori sono giunti all’indagato, un uomo di etnia rom, grazie al riscontro della scientifica del suo Dna con quello recuperato nell’abitazione della vittima. Antonia Critelli, mamma del presidente di Confcommercio Catanzaro Pietro Tassone, gestiva un rinomato bar-ristorante. Fu proprio il figlio, la mattina del 23 marzo a scoprire il cadavere. Nella notte precedente, alcune persone si introdussero nel suo appartamento, la malmenarono, la legarono e la imbavagliarono per una rapina causandone la morte.
Si è arrampicato su un’impalcatura, fino ad arrivare al sesto piano, l’autore della rapina nel corso della quale è stata uccisa Antonia Critelli, di 80 anni. Per l’omicidio è stato arrestato Silvano Passalacqua, 44 anni, di etnia rom. Già in fase di sopralluogo, gli investigatori della squadra mobile di Catanzaro avevano accertato che l’autore della rapina finita in omicidio aveva rotto il vetro della finestra di uno dei balconi in cui l’anziana viveva da sola in viale Pio X, nel quartiere di Pontepiccolo, a nord di Catanzaro. Una ”scalata” resa possibile dalla presenza di una impalcatura per lavori di ristrutturazione della facciata. L’appartamento della vittima, già nelle ore immediatamente successive alla scoperta del delitto era stato minuziosamente ispezionato dagli uomini della polizia scientifica alla ricerca di ogni possibile traccia dei banditi. Ricerche che hanno permesso di risalire al Dna di Passalacqua.
Sono due gli indagati per l’omicidio di Antonia Critelli. Oltre a Silvano Passalacqua, 44 anni, fermato stamani dalla squadra mobile di Catanzaro su disposizione della Procura, è indagato per omicidio e rapina anche Davide Veneziano, 25 anni. Quest’ultimo è già detenuto per un’altra causa e quindi i magistrati della Procura non ne hanno disposto il fermo non essendoci i presupposti. La Procura ha già annunciato, comunque, che in sede di convalida davanti al gip chiederà l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare sia per Passalacqua che per Veneziano. Quest’ultimo, all’epoca dei fatti, era fidanzato con la figlia di Passalacqua. Le indagini della squadra mobile proseguono per accertare se anche altre persone siano coinvolte nella rapina conclusa con la morte di Antonia Critelli, madre del presidente di Confcommercio Catanzaro Pietro Tassone.
Tracce da guanti e cellulari. Donna fu picchiata e uccisa per soffocamento con cuscino
Le tracce rilevate su alcuni pezzi di guanti in lattice e dalle celle telefoniche sono stati utili per individuare Silvano Passalacqua e Davide Veneziano quali autori dell’omicidio, al culmine di una rapina, di Antonia Critelli, 80 anni, di Catanzaro. E’ quanto è emerso nel corso della conferenza stampa per illustrare gli esiti delle indagini che hanno portato al fermo di Passalacqua. Inizialmente le indagini della squadra mobile erano dirette dal sostituto procuratore Simona Rossi e successivamente sono passate al pm Valeria Biscotti, che ha emesso il provvedimento di fermo. Nell’appartamento della vittima gli agenti della polizia scientifica trovarono tre frammenti di guanti di lattice utilizzati dai rapinatori per non lasciare tracce. Su quei frammenti è stato estratto il Dna che poi è stato comparato con quello di Passalacqua e Veneziano. Per giungere all’individuazione dei due gli agenti della squadra mobile hanno anche analizzato il traffico globale della cella telefonica in cui ricade l’appartamento della vittima. Dopo aver raccolto tutti gli elementi si è giunti all’identificazione dei due presunti autori della rapina e dell’omicidio. Il Procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, ha evidenziato che “questo delitto aveva suscitato una paura generalizzata ed ora a distanza di tempo siamo riusciti ad individuare gli autori. Da qualche tempo, grazie alla professionalità degli investigatori, siamo riusciti a scoprire oltre una decina di omicidi di mafia, ma ora giungiamo anche a delitti che non sono riconducibili alla criminalità organizzata”. Il Procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri ha ricordato che si è trattato di una “aggressione brutale. La vittima fu uccisa per soffocamento utilizzando anche un cuscino. Le indagini proseguono per verificare il coinvolgimento di altre persone”. Il questore di Catanzaro, Vincenzo Carella, ha affermato che “in questi cinque anni non si è mai smesso di cercare la verità per assicurare alla giustizia gli autori di un fatto grave”. Per il dirigente della Squadra mobile, Rodolfo Ruperti, durante le indagini “è stata battuta ogni pista investigativa. Non ci siamo mai arresi e finalmente siamo giunti alla verità”.