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Antonacchio: “Beni Culturali risorsa del territorio”

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Incrementare da subito i livelli occupazionali del settore. La Cisl Fp Campania convoca i coordinatori provinciali per elaborare una piattaforma da portare al tavolo nazionale con il Ministro Bray

Antonacchio: “Beni Culturali risorsa del territorio” 

Incrementare da subito i livelli occupazionali del settore. La Cisl Fp Campania convoca i coordinatori provinciali per elaborare una piattaforma da portare al tavolo nazionale con il Ministro Bray

 

 

E’ convocata per lunedì, a Napoli, il coordinamento provinciale del settore Beni Culturali della Cisl Fp per elaborare proposte da portare al tavolo nazionale con il Ministro Bray.
“Siamo i primi a chiedere un percorso di riorganizzazione del Mibac (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) – dichiara il segretario generale della CISL FP di Salerno, Pietro Antonacchio – . Sfruttare al massimo le risorse artistiche, storiche, archeologiche e architettoniche del territorio salernitano sono le priorità da seguire, ovviamente incrementando i livelli occupazionali del settore che ad oggi sono ridotte ed insufficienti”. La questione è nota anche al ministro Massimo Bray, che nei giorni scorsi ha stimato in 1000 unità la carenza organica del Ministero.
Il punto è che il problema annoso degli organici va affrontato in una prospettiva ampia. In un Paese come l’Italia con un patrimonio culturale e artistico immenso, cosa si può pensare di fare con meno di 350 archeologi, 280 restauratori e 500 storici dell’arte? Per garantire tutela e fruizione occorre investire nelle alte professionalità, razionalizzare la distribuzione delle risorse, ottimizzare l’organizzazione. E mettere in atto piani di formazione e qualificazione continua del personale in servizio.
Non si può continuare a ragionare come 30 anni fa. Oggi il custode di un sito, di un monumento o di un archivio è un profilo di alta fascia, non solo con competenze specifiche rispetto al suo lavoro, ma anche linguistiche e relazionali . “Se vogliamo davvero mettere mano ad una riorganizzazione complessiva del settore – sottolinea Michele Faiella, dirigente della CISL FP Beni Culturali -,, bisogna partire dai problemi veri e da obiettivi concreti: progetti di valorizzazione dei beni, fabbisogno di competenze, formazione, comunicazione. Temi che porremo con forza ai tavoli tecnici che abbiamo ottenuto dal Ministro”.