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Annullata cartella esattoriale del Comune di Alliste

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Con la sentenza 726 depositata l’11 marzo, la Commissione Tributaria Provinciale
di Lecce, ha annullato una cartella esattoriale di quasi 60mila euro notificata al
Comune di Alliste (Le) per un credito IVA non riconosciuto relativo all’anno 2011
a seguito di un ricorso presentato dall’avvocato Maurizio Villani per conto dell’ente
salentino. I giudici tributari, hanno censurato il comportamento del Fisco che ha
provveduto all’iscrizione a ruolo delle somme rideterminate senza seguire la procedura
prevista nel caso di specie. Si legge, infatti, nella decisione che “/la diretta
iscrizione a ruolo della maggiore imposta ex artt. 36 bis DPR 600/1973 e 54 bis DPR
633/1972 è ammissibile, e può evitare l’attività di rettifica, quando il dovuto
sia determinato mediante un controllo della dichiarazione meramente cartolare , sulla
base dei dati fomiti dal contribuente, o di una mera correzione di errori materiali
o di calcolo. Con tali modalità non possono, invece, risolversi questioni giuridiche
o esaminarsi atti diversi dalla dichiarazione stessa (senza previamente contestare
al contribuente il relativo accertamento con il prescritto avviso) (cfr. Cass. n.
5318/2012, n. 14070/2011, n. 12762/2006). Nella specie, ripetesi, la negazione del
credito IVA non può essere ricondotta al mero controllo cartolare, in quanto implica
verifiche e valutazioni giuridiche (disconoscimento delle dichiarazioni IVA ripresentate
perché ritenute tardive e negazione del credito iva siccome ricalcolato in difetto
di verifica dello stesso attraverso le scritture contabili) sì da ritenere il disconoscimento
del credito IVA e la iscrizione della conseguente maggiore imposta illegittimi laddove
non preceduti dalla emissione di motivato avviso di rettifica/.” Nella fattispecie,
rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, l’Agenzia
delle Entrate è stata anche condannata al pagamento delle spese di lite in favore
del difensore pari ad € 4.000 oltre accessori.