Prosciugato il conto corrente del santuario di San Francesco
Ammanco al Santuario di Paola, la Procura ha avviato un’inchiesta
Prosciugato il conto corrente del santuario di San Francesco
PAOLA (COSENZA) – La Procura della Repubblica di Paola ha aperto un fascicolo d’inchiesta sull’ammanco nel santuario di San Francesco per un ammontare di un milione e mezzo di euro. Il Procuratore, Bruno Giordano, ha deciso di avviare l’inchiesta dopo la segnalazione ricevuta dai carabinieri. I militari hanno già compiuto una serie di accertamenti ed hanno sentito alcune persone e nelle prossime ore depositeranno in Procura un’informativa sulla vicenda. ”Faremo tutto quello che e’ nelle nostre possibilità – ha affermato il Procuratore – per fare chiarezza sulla vicenda”. Da una prima ricostruzione dei fatti risulta che i frati del santuario di San Francesco di Paola sarebbero a tutti gli effetti parte offesa. Gli investigatori stanno ora cercando di accertare se si sia trattato di una truffa singola o se questa rientra in un ambito più ampio. L’ammanco, avvenuto per l’acquisto di titoli, azioni e bonifici ad una serie di persone, riguarda un conto corrente online aperto dall’ex tesoriere del santuario, padre Franco Russo. Quando i frati hanno scoperto che sul conto corrente erano stati prosciugati tutti i fondi hanno deciso di avviare una serie di accertamenti dai quali sono emerse le compravendite azionarie ed i bonifici. Al vaglio c’è anche il ruolo di un promotore finanziario al quale i frati si erano rivolti per la gestione dei fondi.
Le offerte di San Francesco di Paola per operazioni in borsa, spariti 2 mln
Ammanco scoperto dopo il cambio del tesoriere al Santuario
Un ammanco di 2 milioni di euro è stato scoperto dal conto del Santuario di San Francesco di Paola. Il denaro, secondo quanto riporta stamane il Quotidiano della Calabria, sarebbe stato usato per la compravendita di azioni in borsa e per bonifici ad alcune persone. L’ammanco è stato scoperto dopo il trasferimento dell’ex tesoriere del convento, padre Franco Russo, che è andato a Roma perchè promosso assistente generale. Quando c’e’ stato il passaggio di consegne il frate ha detto al suo successore che il conto corrente era completamente all’asciutto. I frati del convento, tra la sorpresa generale, hanno avviato accertamenti interni per ricostruire le operazioni finanziarie compiute. E’ emerso così che i soldi delle offerte a San Francesco sono transitati su due conti correnti e, attraverso una banca online, è stata effettuata una compravendita di azioni presso la Borsa di Milano. Dagli accertamenti sugli estratti conto sono emersi anche alcuni bonifici in favore di numerose persone ma non viene specificato il motivo del trasferimento del denaro. Nel convento di San Francesco di Paola si sta ora valutando se presentare una denuncia alla magistratura per individuare i responsabili dell’ammanco.
Nel santuario di San Francesco di Paola è caccia aperta a chi era in possesso dei codici del conto corrente online dal quale sono spariti 2 milioni di euro. L’ammanco e’ stato scoperto dopo il trasferimento dell’ex tesoriere, padre Franco Russo, il quale al suo successore ha comunicato che il conto era interamente prosciugato. Sulla vicenda dell’ammanco i frati del santuario di Paola hanno già avviato una azione civile ed ora si accingerebbero anche a presentare una denuncia alla Procura della Repubblica per accertare eventuali responsabilità penali. L’ammanco, avvenuto per l’acquisto di titoli, azioni e bonifici ad una serie di persone, riguarda un conto corrente online aperto dall’ex tesoriere. Quando i frati hanno scoperto che sul conto corrente erano stati prosciugati tutti i fondi, hanno deciso di avviare una serie di accertamenti dai quali sono emerse le compravendite azionarie ed i bonifici. Si tratterà ora di individuare le persone che erano in possesso dei codici per accedere al conto corrente online per compiere le operazioni finanziarie. Agli inizi degli anni duemila le offerte destinate al Santuario confluivano su un conto corrente di una banca di Amantea. Successivamente nel 2007 l’ex tesoriere avrebbe deciso di chiudere il conto corrente presso la banca di Amantea e di aprirne uno con una banca online. Su quest’ultimo conto sarebbe confluita una somma pari ad oltre due milioni di euro. Ed è da quel preciso istante che iniziano le compravendite azionarie ed i bonifici. Quando recentemente padre Franco Russo è stato promosso e trasferito a Roma, si è scoperto l’ammanco del denaro.