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Alta velocità a Gioia Tauro: sempre più voci sostengono la necessità di istituire nuove fermate per i treni

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DI CLEMENTE CORVO

Negli ultimi giorni, il dibattito sull’introduzione di fermate dei treni ad alta velocità Frecciarossa e Italo presso la stazione di Gioia Tauro si è intensificato, coinvolgendo sempre più attori politici e associazioni territoriali.
Il Comitato InMovimento, guidato dal portavoce Renato Bellofiore, da anni si batte per questa causa, evidenziando l’importanza strategica della stazione di Gioia Tauro, ristrutturata con oltre 38 milioni di euro di fondi pubblici. Oggi, questa richiesta è avanzata pure da tanti altri soggetti come Giuseppe Pedà, ex presidente di Ferrovie della Calabria, Roberto Galati, presidente dell’associazione Ferrovie in Calabria, e il Movimento Politico Culturale Insieme per Gioia.
La stazione di Gioia Tauro è un’infrastruttura moderna e strategica, dotata di 5 binari operativi, ascensori per persone con disabilità, un ampio parcheggio con oltre 200 posti auto e un presidio fisso della Polizia Ferroviaria. La sua posizione centrale e la vicinanza con lo svincolo autostradale e con il presidio ospedaliero la rendono un punto di riferimento per un vasto bacino d’utenza, che comprende numerosi comuni della Piana di Gioia Tauro.
“La nostra proposta non penalizza Rosarno – sottolinea Bellofiore – ma mira a valorizzare entrambe le stazioni, offrendo un servizio più equo e capillare per tutta la comunità”.
Il Comitato InMovimento invita Trenitalia, Italo e il Ministero dei Trasporti a istituire nuove fermate AV a Gioia Tauro ed organizzare un incontro con tutti i soggetti che si sono fatti portavoce dei cittadini della Piana di Gioia Tauro per discutere questa proposta, che non è solo un’opportunità per il territorio, ma anche un modo per ottimizzare il sistema di mobilità ferroviaria a beneficio di tutti i cittadini.
Renato Bellofiore
Portavoce del Comitato InMovimento