Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Alluvione Sibaritide, aperto un tavolo tecnico Su iniziativa del presidente della Commissione regionale Ambiente e Territorio, Domenico Bevacqua

Alluvione Sibaritide, aperto un tavolo tecnico Su iniziativa del presidente della Commissione regionale Ambiente e Territorio, Domenico Bevacqua
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Su iniziativa del presidente della Commissione regionale Ambiente e Territorio, Domenico Bevacqua, è stato aperto oggi, presso il Comune di Rossano, un tavolo tecnico per l’analisi dello stato dei fatti a un anno dall’alluvione del 12 agosto 2015 e dare avvio alle necessarie azioni risolutive del ritardo accumulatosi nel ristoro dei danni subiti dalle popolazioni colpite.
A comunicarlo, è lo stesso Bevacqua, precisando che “all’incontro, oltre agli amministratori di Rossano, al sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, e al consigliere Graziano, hanno partecipato Aloisio Mariggiò (Commissario “Calabria verde”), Salvatore Siviglia (segretario dell’Autorità di Bacino regionale) e Carlo Tansi (dirigente responsabile dell’U.O.A. della “Protezione Civile”). In apertura della riunione- aggiunge Bevacqua-, sulla base della relazione inviata da Carmelo Gallo, commissario straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico, è stata data notizia dell’avvenuta riprogrammazione delle economie dell’accordo di programma sul dissesto, che ha consentito di reperire un milione e 750 mila euro per i lavori relativi al torrente Citrea di Rossano, nonché una maggiorazione dei finanziamenti relativi ai torrenti Leccalardo e Malfrancato ricadenti nel Comune di Corigliano”.
“Oltre agli interventi di emergenza – ha detto Tansi – bisogna passare agli interventi di tipo C, quelli, cioè, inerenti i lavori di riduzione del rischio residuo, per i quali sono stati impegnati fondi ricadenti nel PSR”.
Ancora Bevacqua: “Sulla medesima linea, Siviglia, che ha sottolineato come si sta procedendo con il nuovo piano di forestazione regionale e come si sta lavorando in piena sinergia fra i diversi dipartimenti regionale, così come Mariggiò, da tutti elogiato per l’accelerazione impressa con il nuovo corso iniziato con la sua nomina, ha rimarcato la necessità di scardinare gli intoppi burocratici e di provvedere all’integrazione dei progetti in atto per una messa in sicurezza che può essere completata entro due anni”.
Nel suo intervento, il consigliere Graziano ha espresso il suo apprezzamento verso l’iniziativa, evidenziando “l’opportunità di accelerare sulle risposte celeri da dare al territorio e di essere consequenziali anche nelle decisioni da assumere ad ogni livello. “Preso atto della tempestività del governo nazionale nella dichiarazione dello stato di emergenza – ha affermato Bevacqua – è necessario adoperarsi affinché la delibera del Consiglio dei Ministri del 28 luglio scorso sia immediatamente integrata, al fine di riconoscere a tutta l’area colpita l’erogazione dei contributi per i danni subiti dalle abitazioni private e dalle attività economiche. In questa direzione, le rassicurazioni ricevute da parte del sottosegretario Luca Lotti e l’impegno garantito in sede di consiglio regionale dal presidente Oliverio sono importanti, ma non si può desistere sino a quando non sarà avvenuto l’effettivo trasferimento delle risorse”.
“Se anni fa – ha continuato Bevacqua – fossero stati approvati strumenti di programmazione tali da evitare scempi sul territorio, probabilmente tanti disastri non avrebbero visto la luce. Questo Consiglio e la Giunta Oliverio hanno finalmente approvato normative che vanno in questa direzione, a cominciare dal QTRP e dalla nuova legge urbanistica, che hanno sancito il principio del consumo di suolo zero. Continuare a inseguire gli effetti degli eventi calamitosi – ha concluso Bevacqua – significa condannarsi alla cecità per quanto concerne le cause e alla perenne insufficienza per quanto riguarda gli interventi a posteriori: la gestione oculata e la manutenzione costante del territorio devono diventare la priorità della Calabria”.