Allerta in Europa per il formaggio pastorizzato di latte vaccino ungherese con Listeria
Mag 31, 2018 - Giovanni D'agata
Il 30 maggio il Ministero della salute italiano ha notificato alla UE un’allerta alimentare per la presenza di Listeria monocytogenes (presenza / 25 g) in formaggi pastorizzati di latte vaccino provenienti dall’Ungheria. I formaggi (presumibilmente) non sono più sul mercato anche se sono stati venduti in diverse catene di supermercati. Il formaggio è stato esportato nei Paesi UE, compresa l’Italia. La segnalazione è stata diffusa attraverso il sistema di allerta europeo (dettagli di notifica – 2018.1486), questo vuol dire che tutti i Paesi interessati hanno ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato il formaggio dagli scaffali di tutti i punti vendita, informando i consumatori.
Il motivo del ritiro, dunque, è una contaminazione da Listeria monocytogenes, un batterio che può dare origine a disturbi gastrointestinali e in alcuni soggetti a rischio può sfociare in malattie sistemiche più gravi come la meningite. Secondo quanto riporta l’Istituto superiore della sanità, la listeriosi fa parte del gruppo di malattie definibili come tossinfezioni alimentari e prende il nome dall’agente patogeno che la causa, il batterio Listeria monocytogenes. La listeriosi è particolarmente pericolosa per le persone immunodepresse, malati di cancro, diabete, Aids, persone anziane, neonati e donne in gravidanza. La listeriosi può assumere due forme: diarroica, più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione; invasiva o sistemica, che attraverso i tessuti intestinali e il flusso sanguigno si diffonde sviluppando forme più acute di sepsi, encefaliti e meningiti. In questo caso, tra l’ingestione del cibo a rischio e la manifestazione dei sintomi possono passare anche periodi di tempo piuttosto consistenti, talvolta fino a 90 giorni.
Dato il rischio grave che si corre in seguito alla contaminazione del batterio particolarmente patogeno, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”, raccomanda massima allerta, in attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione “Avvisi di sicurezza” i lotti, il produttore ed il nome dei formaggi interessati dal richiamo dal mercato europeo e non solo.