Editoriale di Caterina Sorbara

Allarme sicurezza a Gioia Tauro, continuano a susseguirsi gli atti intimidatori

Editoriale di Caterina Sorbara

E’ sempre alto a Gioia Tauro, l’allarme sicurezza. Gli atti intimidatori si susseguono incessantemente. Infatti a pochi giorni di distanza, di un atto intimidatorio a danno di un noto bar della città del porto, qualche notte fa, è stata fatta saltare in aria, l’auto di un dipendente della Medcenter Terminal Container. Auto andata completamente distrutta. Attentati a base di tritolo, comunque, non sono certo una novità a Gioia Tauro, perché in passato è stato più volte usato, sia davanti a negozi, sia sotto altre macchine. Episodi del genere, portano tanta angoscia, perché vuol dire che nonostante il lodevole lavoro delle forze dell’ordine, la criminalità organizzata, gode ottima salute ed è ancora lei “a comandare in città”, ad imporre la sua presenza, a fare il bello e il cattivo tempo. Ci portano, altresì, a riflettere su come fare per cercare di contrastare quest’annoso e deleterio problema. Scuola, chiesa, esponenti politici, associazioni culturali, dovrebbero lavorare sinergicamente per contrastare lo strapotere della criminalità. Non serve un eroe solitario, né un martire, ma serve l’azione forte e sinergica di tutti, con un’educazione capillare e con posti di lavoro. Cultura e lavoro sono armi vincenti. Gioia Tauro è la città del porto, è commerciale, ha una felice posizione geografica, ha un centro storico (il Piano delle Fosse) che, se sapientemente valorizzato, non avrebbe niente da invidiare ai centri storici umbri e toscani. Gioia Tauro, potrebbe diventare un faro di cultura, un polo attrattivo per tutta la Piana ed oltre. Uniamoci tutti insieme e cerchiamo di voltare pagina, altrimenti i recenti attentati, non saranno gli ultimi, ma i “primi” di un’interminabile serie. Non finiranno mai e sarà sempre la crimialità organizzata a comandare su tutto e tutti.