Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Allarme carne contraffatta: rischio anche per l’Italia Scoperte tonnellate di carne illecitamente certificata come svizzera. Forniti documenti falsi per aggirare le sanzioni contro i prodotti dell'Unione europea

Allarme carne contraffatta: rischio anche per l’Italia Scoperte tonnellate di carne illecitamente certificata come svizzera. Forniti documenti falsi per aggirare le sanzioni contro i prodotti dell'Unione europea
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Dopo lo scandalo della carne di cavallo contraffatta che ha interessato la Francia
e l’Europa, lo “Sportello dei Diritti”, mette in guardia su un rischio che
potrebbe interessare anche il nostro Paese. Il problema sarebbe più esteso di quanto
si pensa; per la frequenza con la quale tali fatti si verificano, sembra confermare
che non siamo di fronte a fenomeni episodici, ma ad un vero e proprio racket che
interessa diversi Stati membri dell’Unione Europea. L’allarme riguarda centinaia
di tonnellate di carne illecitamente certificata come “svizzera” che sono state consegnate
alla Russia nel 2014 e nel 2015, al fine di aggirare le sanzioni contro i prodotti
dell’Unione europea (UE). Per sottrarsi ai controlli sono stati utilizzati falsi
documenti. Le autorità russe hanno trasmesso all’Ufficio federale della sicurezza
alimentare e di veterinaria svizzero (USAV) 105 di questi documenti falsificati per
una verifica. Ne risulta che 90, che riguardano circa 1’800 tonnellate di carne e
derivati spacciati come svizzeri, in realtà non lo erano, stando a un documento
menzionato oggi dalla “Basler Zeitung”.I fatti incriminati si sono svolti tra il
2014 e il 2015. Si tratta principalmente di carne di maiale e di lardo, la cui vera
provenienza è ancora sconosciuta. Le operazioni doganali sono state effettuate in
Lituania. L’USAV e la Segreteria di Stato dell’economia svizzeri (SECO) stanno seguendo
la vicenda in collaborazione con le autorità veterinarie russe. Interrogata dall’ats,
Proviande, l’interprofessione dell’approvvigionamento in carne svizzera, non si rallegra
affatto del caso emerso sulla stampa. “È fastidioso che prodotti con falsi certificati
svizzeri vengano venduti all’estero”, ha dichiarato il suo presidente Heinrich Bucher.
Dal canto suo in un’intervista rilasciata alla “Basler Zeitung”, il rappresentante
alla Duma Vladimir Gutenev ha affermato che la Russia ha “notato un aumento dell’aggiramento
delle sanzioni russe contro l’UE via la Svizzera. Sono venuti a galla molti prodotti
agricoli dall’origine sconosciuta ma venduti con il marchio ‘Swiss made'”, ha dichiarato
Gutenev. Va ricordato che la Confederazione non è interessata dalle sanzioni decise
da Mosca nell’agosto 2014 contro i prodotti agricoli e alimentari dell’Unione europea.
A tal proposito,Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”
chiede al Ministero della Salute, controlli urgenti per evitare che tali traffici
colpiscano anche il nostro Paese. Mentre invita i consumatori a scegliere prodotti
di cui conosciamo la provenienza prestando attenzione a tutto ciò che di strano
troviamo nelle etichette e nelle confezioni.