banner bcc calabria

Alfa Romeo di Arese: sfondata la porta del salone del CdF

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Rubato lo storico carrello dello Slai Cobas

Alfa Romeo di Arese: sfondata la porta del salone del CdF

Rubato lo storico carrello dello Slai Cobas

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Ennesima vigliaccata di Lorsignori ai danni dello Slai Cobas e dei 70 operai Alfa Romeo licenziati 21

mesi fa dall’azienda spionistica Innova Service e da 21 mesi in presidio alla portineria sud ovest

dell’Alfa Romeo di Arese.

Ieri notte alcuni sicari hanno sfondato la porta del salone del CdF al n°7 della spina Est all’interno

dell’Alfa, sono entrati nella nostra sede, hanno lasciato aperte le porte anche sul lato opposto ed hanno

rubato lo storico carrello usato nelle manifestazioni per portare le trombe e l’impianto voce.

Il carrello pesa oltre un quintale e può essere sollevato solo da tre o quattro persone.

Stranamente non è stato rubato null’altro.

I mandanti, evidentemente, hanno per il momento dato l’ordine di limitarsi a mandare messaggi

intimidatori e mafiosi allo Slai Cobas.

Solo negli ultimi 3 mesi sono avvenuti i seguenti fatti:

· Ad agosto sono stati lasciati uccelli morti davanti alla porta della sede dello Slai Cobas;

· alla fine di agosto si è “casualmente” rotto un tubo della colonna principale dell’acqua giusto

sopra il Consiglio di fabbrica;

· il 20 settembre 2012 è stato tranciato un cavo da 20mila volt sul tetto della spina est n°6, ove è

ubicata la storica sede del Consiglio di Fabbrica, dei delegati di sito e dello Slai Cobas ed ove si

riuniscono quotidianamente gli operai licenziati da Innova Service;

· il 28 settembre 2012 è stata svuotata di quintali di cavi e di barre di rame la gabina elettrica,

sempre nei pressi della sede dello Slai Cobas;

· l’11 ottobre è avvenuto un furto intimidatorio di un tavolo che era nell’atrio del CdF. Questo

furto ha avuto modalità analoghe a quelle successe ieri;

· Il 7 novembre è stato tagliato il telefono allo Slai Cobas.

Il telefono è ora stato riattivato. Era staccato nella centralina della British Telecom ubicata nei

sotterranei del palazzo del Centro Tecnico della FIAT alla portineria centrale.

I cavi della corrente elettrica sono stati ripristinati sul tetto 3 settimane fa ma la sede dello Slai Cobas e il

CdF sono ancora senza corrente perchè la Centrale Termica (ECO POWER) non ha ancora fatto il

collegamento dal tetto alla nostra sottostante sede.

Manca l’ordine dei proprietari dell’area AGLaR ed EUROMILANO, ci dicono.

E COSI’ ORA LA SEDE DELLO SLAI COBAS E’ SENZA CORRENTE ELETTRICA E

SENZA RISCALDAMENTO DAL 20 SETTEMBRE SCORSO.

Attualmente, dopo il licenziamento – 21 mesi fa – dei 70 lavoratori di Innova Service, diciotto dei

quali svolgevano lavoro di guardianìa, le portinerie dell’Alfa di Arese sono gestite dalla SIRIO (FIAT)

e dall’IVRI (Benetton, famiglia AGNELLI, e altri). E dentro l’Alfa ci sono una decina di aziende che

hanno altre guardie private.

E’ evidente a tutti che qualcuno ha dato via libera alla criminalità per cercare di

sbarazzarsi dello Slai Cobas e dei lavoratori licenziati da Innova Service.

Ma se Lorsignori pensano di intimidirci, SAPPIANO CHE SI SBAGLIANO.

Slai Cobas Alfa Romeo