Nonostante fosse nell’aria la decisione da parte del Consiglio dei Ministri
di sciogliere il Comune di Gioia Tauro – per accertati condizionamenti
dell’attività amministrativa da parte della criminalità organizzata – tutti
gli iscritti e simpatizzanti, candidati compresi, hanno sperato fino
all’ultimo che il Governo decidesse diversamente su Gioia Tauro garantendo
così alla cittadinanza il suo diritto di poter scegliere, con un voto
libero e partecipato, il miglior autogoverno cittadino possibile attraverso
le elezioni amministrative dell’11 giugno 2017.
L’assemblea ha preso atto di questa decisione governativa ed auspica che in
questa fase di democrazia sospesa il Governo abbia individuato nella nomina
della terna di commissari prefettizi, che per i prossimi mesi dovrà reggere
le sorti e il destino della nostra comunità, personalità di forte spessore
morale ed etico, di elevata capacità professionale e con competenze ed
esperienze specifiche nell’amministrazione di Comuni importanti e
complessi.
La Città, oggi più che mai, ha bisogno di amministratori che a tempo pieno
si dedichino ad essa, e che sappiano affrontare e portare a compimento la
risoluzione di problemi primari e di civiltà, solo per elencarne alcun da
una lunga lista ricordiamo: la pulizia e spazzamento delle strade, raccolta
quotidiana della spazzatura e raccolta differenziata, derattizzazione e
disinfestazione e messa in sicurezza di tutte le scuole cittadine.
Città Futura chiede al Governo Nazionale un intervento con un decreto legge
speciale su Gioia Tauro, che consenta alla terna di avviare l’opera di
risanamento del bilancio comunale e con ulteriori finanziamenti aggiuntivi
finalizzati a garantire i servizi minimi di civiltà alla Città che ospita
uno dei maggiori porti transhipment del Mediterraneo.
E’ ingiusto che a pagare ancora una volta, siano sempre e solo i
contribuenti onesti della Città, soprattutto per responsabilità di
amministratori comunali eletti o di funzionari infedeli che hanno
contribuito al crack finanziario dell’Ente.
Infine l’assemblea ritiene che la bancarotta del Comune di Gioia Tauro non
possa passare inosservata sia alla Corte dei Conti, a cui spetta
l’accertamento di eventuali responsabilità amministrative degli
amministratori e dei funzionari, e alla Procura della Repubblica, che dovrà
ricercare le responsabilità penali di quanti hanno concorso a determinare
il fallimento dell’Ente.
Città Futura intende porsi, nei confronti della nuova terna, in termini
collaborativi, propositivi e costruttivi, vigilando sul suo operato, ma non
avrà alcuna difficoltà ad entrare in contrapposizione qualora si dovesse
registrare nella terna uno scarso impegno rispetto al compito assegnato dal
Governo.
Se ciascuno di noi farà fino in fondo la propria parte, questo periodo di
commissariamento non sarà ricordato come la fine della democrazia, ma bensì
come la rinascita di Gioia Tauro.