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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Al via la class action contro Fitbit Citata in giudizio per un presunto malfunzionamento del cardiofrequenzimetro

Al via la class action contro Fitbit Citata in giudizio per un presunto malfunzionamento del cardiofrequenzimetro
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Inizio dell’ anno con una class action contro Fitbit intentata presso lo US District
di San Francisco da un gruppo di utenti possessori di alcuni app o dispositivi realizzati
dall’azienda californiana, per tenere sotto controllo l’attività e l’allenamento
colpevole. Secondo i legali i prodotti commercializzati come Charge HR e Surge non
sono in grado di misurare in modo appropriato il battito cardiaco durante gli allenamenti.
I querelanti, provenienti dagli stati della California, Colorado e Wisconsin, accusano
Fitbit di continuare a promuovere i propri prodotti esaltandone le funzionalità
di monitoraggio: “Questo fallimento non impedisce a Fitbit di promuovere fortemente
la funzionalità del monitoraggio del battito cardiaco”, viene letto nella causa.
La causa è nata dopo che uno dei querelanti ha misurato il proprio battito cardiaco
dopo aver svolto attività fisica utilizzando un Charge HR ed un misuratore medico,
riscontrando una differenza notevole tra i due risultati: 82 battiti misurati dal
primo dispositivo, 160 battiti misurati dal secondo. “Con questo margine di errore,
il dispositivo è inutile come misuratore del battito cardiaco”, viene motivato
nel testo depositato presso lo US District di San Francisco. Dal canto suo, Fitbit
rispedisce al mittente qualsiasi accusa, affermando che la denuncia non ha alcun
fondamento. “Stiamo portando avanti alcuni studi interni per la validazione dei
nostri prodotti”, ha aggiunto un portavoce dell’azienda.La class action di questi
giorni si va ad aggiungere alla causa giudiziaria che vede Fitbit impegnata contro
Jawbone, con la seconda che accusa la prima di aver rubato informazioni segrete tramite
l’assunzione di cinque lavoratori. Nel 2014, poi, Fitbit è stata accusata da alcuni
consumatori che hanno riscontrato improvvise eruzioni cutanee dopo aver indossato
alcuni modelli di smartband. Fitbit è attualmente impegnata nel lancio di nuovi
prodotti al CES 2016 in corso a Las Vegas, tra cui l’inedito smart fitness watch
Blaze. La nostra associazione, dichiara Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti”, intende intentare una class action nei confronti del colosso
americano di questo tipo di APP, con l’obiettivo di ottenere un risarcimento del
danno in favore di quei consumatori che sono stati costretti, loro malgrado, dopo
l’acquisto dei dispositivi “incriminati”, a ridimensionarne notevolmente l’utilizzo
rispetto a quello prospettato e garantito dalla casa.