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Al via a Cittanova il “Tradizionandu Etnofest”. Ecco il programma 2013

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L’associazione Lato2 presenta la sesta edizione del festival cittanovese. Anche quest’anno un ricco calendario di iniziative e di eventi culturali

Al via a Cittanova il “Tradizionandu Etnofest”. Ecco il programma 2013

L’associazione Lato2 presenta la sesta edizione del festival cittanovese. Anche quest’anno un ricco calendario di iniziative e di eventi culturali

 

 

CITTANOVA – Ormai alla 6^ edizione, il festival di musica e cultura popolare “Tradizionandu Etnofest” di Cittanova prepara la consacrazione definitiva. I prossimi 16, 17 e 18 agosto, la suggestiva cornice di piazza San Rocco si trasformerà in un teatro ricco di colori e suoni. Atmosfere del Mediterraneo. Luci e volti che ritornano da un passato lontano per accompagnare il fruitore in un futuro prossimo che sa di salsedine e sabbia. Un futuro dove i popoli del mare si parlano con una sola lingua: la musica. Per crescere ancora, da quest’anno, l’associazione Lato2 ha inserito il Tradizionandu Etnofest nel circuito delle iniziativa CalabriaSona.

Il programma – Il Tradizionandu Etnofest, sin dalla sua nascita, ha lavorato per valorizzare i forti legami tra le genti di Calabria e le culture che animano l’Africa, l’Asia, l’Europa continentale. Tutto, nel festival di Cittanova, sa di contaminazione dai sapori ricercati, quasi sensuali. Tinte accese di una realtà, la Piana di Gioia Tauro, che proprio nella nuova identità deve ritrovare la sua strada. E l’identità si riformula nel confronto con le nuove frontiere delle periferie del mondo. Genti che bussano alla porta della modernità. Il direttore artistico del festival, Gabriele Albanese, ha lavorato per costruire un palinsesto capace di sintetizzare la necessità del confronto e del dialogo. Il 16 agosto Phaleg, gruppo storico di musica popolare calabrese, incontrerà la ritmica senegalese e intima di Baba Sissoko. L’Africa e la Calabria a confronto a Cittanova, tra l’afroblues e l’African griot groove intrecciati al suono ancestrale della terra calabrese. Il 17 agosto, gli Etnosound, gruppo ormai celebre del panorama etno popolare calabrese, aprirà una serata che, i un crescendo di sensazioni e rimandi culturali e visivi, culminerà nelle visioni mediterranee di Eugenio Bennato. Il 18 agosto, nella sera conclusiva, Fabio Macagnino e the Jcs band scalderanno i circa 10mila di piazza san Rocco. Poi il palco darà ai Modena City Ramblers le chiavi del festival. Chiudono loro, poi si spegneranno le luci.

Se il Tradizionandu è un modo di vivere – A corollario della tre giorni di musica popolare ed etnica, le iniziative pensate dall’associazione Lato2. Seminari gratuiti, cucina tipica, escursioni, un concorso fotografico, un’esposizione di artigianato. E la Sagra della Cucina Mediterranea il 17 agosto. Un programma parallelo, denso di opportunità, per il fruitore che intende vivere il Tradizionandu Etnofest come esperienza a 360°. Un tuffo nella Calabria dei popoli, alla ricerca delle radici. Perché il festival cittanovese è proprio questo. E non è un caso che sia l’unico evento costruito sulla totalità dei sensi. Un festival, probabilmente l’unico, che infiamma l’estate dell’entroterra calabrese. Gli altri incantano sul mare. Ma ai piedi dell’Aspromonte le emozioni sono diversi. Il sapore è quello della terra.

Esperienza totalizante – Anche per la 6^ edizione l’associazione Lato2 ha voluto fortemente una scenografia ad hoc. Il tema verrà svelato nei prossimi giorni. A lavorarci lo scenografo teatrale e cinematografico, Daniele Ligato. Nulla dovrà essere lasciato al caso.