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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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“Al ritmo di Renzi, Oliverio preferisce lo stallo” È quanto dichiara il Sindaco di Saracena Mario Albino Gagliardi

“Al ritmo di Renzi, Oliverio preferisce lo stallo” È quanto dichiara il Sindaco di Saracena Mario Albino Gagliardi
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SARACENA (CS), Martedì 30 dicembre 2014 – Se la parola d’ordine scandita dal Premier RENZI per il 2015 è “ritmo”, sembra che quella preferita dal neo Presidente della Giunta Regionale Mario OLIVERIO sia “stallo”. Se, infatti, la tanto proclamata discontinuità rispetto al passato si dovrebbe vedere dalle prime iniziative o anche dalle dichiarazioni del nuovo rispetto al vecchio, allora c’è davvero da preoccuparsi seriamente sulle sorti di questa regione che resta invischiata fino al collo nelle emergenze e nella perdurante assenza di classe dirigente! Sulle prime due gravi questioni ereditate, infatti, e cioè la perenne crisi dei rifiuti e l’assurda babele degli LSU e LPU stiamo assistendo, in questi giorni, ad una perfetta continuità del centro sinistra con la passata gestione SCOPELLITI. Analoghi provvedimenti, stesso metodo, stessa incapacità di entrare nel merito dei problemi per imporre soluzioni radicali. Non cambia nulla. Nessuna nuova idea. Nessun progetto diverso. Nessuna visione differente. Nessuna inversione di tendenza. E’ drammatico!

È quanto dichiara Mario Albino GAGLIARDI, Sindaco di Saracena, per il quale, a distanza di oltre un mese dalle elezioni ed al netto degli oggettivi ritardi determinatisi nella proclamazione dei consiglieri, non sembra comunque di esser passati, poco più di un mese fa, da una tornata elettorale che ha invece consacrato un vincitore con il 61,7% dei consensi.

Mentre in Emilia Romagna, andata al voto lo stesso 23 novembre, c’è già una Giunta al lavoro sui problemi di quella terra, alle nostre latitudini – va avanti GAGLIARDI – con il consociativo rinvio finanche della prima seduta del nuovo consiglio regionale del 29 dicembre scorso, tutto è ancora miseramente fermo. Né – aggiunge – poteva essere diversamente. Lo stallo nel mettere in piedi una squadra di governo deriva direttamente dal sistema messo in piedi in campagna elettorale. La Calabria resta ferma per i giochi di potere clientelare scatenatisi con le 8 liste e con l’esercito di 240 candidati a sostegno di OLIVERIO e che hanno partorito 19 consiglieri di maggioranza. Lo stallo deriva anzi tutto da qui e dall’ingrossatasi pletora di questuanti, tra eletti e non eletti, ai quali il neo Governatore dovrà ora offrire precise garanzie. Del resto – prosegue GAGLIARDI – nessuno ha sentito OLIVERIO parlare di programmi, progetti e strategie di governo. Abbiamo assistito ad una campagna elettorale costruita solo su tatticismi e per la difesa di posizioni di potere.

Se – continua il Sindaco di Saracena – l’obiettivo dovrebbe essere adesso quello di recuperare alla democrazia il 56% degli astenuti in questa regione, l’indecisione e la non discontinuità (anzi tutto nel mantenimento della burocrazia regionale) che stanno caratterizzando, purtroppo, l’esordio del centro sinistra non lasciano ben sperare. Così come non lascia ben sperare, tra le altre, anche la decisione di chiudere subito la sede della rappresentanza regionale a Bruxelles (nella quale e per la quale sarebbe stato invece più opportuno progettare un rilancio con risorse umane diverse e con una nuova visione ed un nuovo posizionamento rispetto alle politiche, ai fondi ed alle istituzioni comunitarie); oppure, ancora, la confermata impreparazione della nostra regione, con la sua mal gestita rete pubblica di impianti per il turismo invernale, alla prima normale nevicata di queste ore. OLIVERIO potrebbe anzi ripartire proprio da quest’ultima sfida, stimolando un’inversione di rotta, investendo nella stagione invernale in corso non come iattura o emergenza da subire ma come una delle occasioni turistiche ed economiche più importanti di questa terra.