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Al comune di Rende nessuna infiltrazione mafiosa

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Il Viminale evita lo scioglimento dell’Ente. Talarico: “A Rende ricostituire contesto politico”. Maiolo: “Resta danno immagine prodotto a Rende”

Al comune di Rende nessuna infiltrazione mafiosa

Il Viminale evita lo scioglimento dell’Ente. Talarico: “A Rende ricostituire contesto politico”. Maiolo: “Resta danno immagine prodotto a Rende”

 

 

RENDE (CS) – Nessuna infiltrazione al Comune di Rende. Sulla Gazzetta ufficiale di oggi è stato pubblicato il decreto con cui il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha concluso il procedimento acclarando l’insussistenza dei presupposti per lo scioglimento per condizionamento mafioso. Era il 19 novembre del 2012 quando il prefetto di Cosenza aveva avuto mandato a nominare la commissione di accesso a seguito delle risultanze di un’inchiesta della magistratura. Il 3 luglio scorso il prefetto di Cosenza ha ritenuto che non sussistono i presupposti per avviare la procedura di scioglimento del consiglio comunale e il 10 settembre il ministro dell’Interno ne ha preso atto. Oggi la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che chiude la vicenda.

Talarico: “A Rende ricostituire contesto politico”
”Esprimo la mia soddisfazione per la decisione del Ministro dell’Interno, che, con proprio decreto, ha messo la parola fine alla questione della paventata infiltrazione della criminalità organizzata nel Comune di Rende”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Domenico Talarico. ”Non ho mai nascosto – prosegue Talarico – le mie perplessità su alcuni metodi che hanno caratterizzato la gestione del Comune in certi frangenti, ma ho sempre pensato che per Rende non si potessero applicare metri di giudizio purtroppo applicabili ad altre realtà della nostra regione. Ora si tratta di ripartire. Le forze progressiste della città, a questo punto, hanno il dovere di ricostituire un contesto politico nel quale ci sia spazio per l’elaborazione di una proposta politico – amministrativa all’altezza delle sfide che la città ha davanti”. ”Le dimissioni del sindaco Cavalcanti, al netto delle conseguenze che ha avuto la nomina della Commissione d’accesso – prosegue Talarico – almeno sul piano dell’immagine, hanno oggettivamente creato imbarazzo in quanti, alle scorse elezioni, avevano puntato su una figura di rinnovamento per una svolta politica costruttiva nell’interesse della comunità. Consapevole, in ogni caso, del persistere di problemi e criticità nell’ambito del centrosinistra locale, voglio augurarmi che in questa fase delicata che vive la città sappiano prevalere atteggiamenti costruttivi da parte di tutti gli attori in campo”.

Maiolo: “Resta danno immagine prodotto a Rende”
Il consigliere regionale del Pd Mario Maiolo, in una nota, esprime soddisfazione per il decreto del Ministero dell’Interno con il quale si stabilisce che il procedimento avviato nei confronti del Comune di Rende per presunte infiltrazioni mafiose è concluso. ”Alla Comunità rendese – afferma – confermiamo la nostra amicizia e la soddisfazione per aver riconquistato pienamente il giusto orgoglio alimentato da una tradizione civile, democratica e riformista riconosciuta e apprezzata e da amministratori storicamente capaci ed efficienti, lontani anni luce da contiguità criminali. La conferma formale da parte del ministro Alfano e del Governo, ribadisce che Rende non è e non poteva essere iscritta nell’elenco dei Comuni infiltrati dalla criminalità. Per esserci infiltrazione o condizionamento è necessario che ci sia tra gli amministratori chi si rende disponibile alla contiguità. La verifica della situazione del Comune di Rende, ancorché legittima, ma evidentemente inutile, ha scatenato negli ultimi mesi una strumentalizzazione, da parte del centrodestra, che ha cavalcato una fantasiosa prospettiva di delegittimazione di una storica realtà positiva di centrosinistra”. ”Rimane – conclude Maiolo – un danno di immagine prodotto al territorio che i cittadini rendesi e calabresi, oggi restituiti al loro orgoglio e dotati di spirito critico, non dimenticheranno ma che certamente li ha dotati di ulteriori elementi per distinguere chi si prodiga per costruire realtà positive da chi, al contrario, tenta con una sola azione strumentale e deplorevole di distruggere tutto quanto costruito nel tempo con costanza, sacrificio e lungimiranza”.