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Aiutarono il boss Presta nella latitanza, indagate dalla Dda sei persone a Cosenza

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Sei persone sono state indagate dalla Dda di Catanzaro con l’accusa di aver favorito la latitanza del boss cosentino Francesco Presta arrestato nell’aprile del 2012 e accusati di diversi omicidi effettuati per vendicare la morte del figlio Domenico

Aiutarono il boss Presta nella latitanza, indagate dalla Dda sei persone a Cosenza

Sei persone sono state indagate dalla Dda di Catanzaro con l’accusa di aver favorito la latitanza del boss cosentino Francesco Presta arrestato nell’aprile del 2012 e accusati di diversi omicidi effettuati per vendicare la morte del figlio Domenico

 

COSENZA – La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha formalmente indagato sei persone quali favoreggiatori della latitanza di Francesco Presta, boss cosentino della ‘ndrangheta arrestato nell’aprile del 2012 e accusato di diversi omicidi, commessi come vendetta per l’uccisione del figlio Domenico. Gli indagati sono la moglie di Presta, Damiana Pellegrino, la figlia Marianna e il genero Francesco Ciliberti, oltre al nipote Michele Filippelli, Alessandro Cipolla e Domenico Scarola, quest’ultimo poi arrestato come uno degli autori della strage di San Lorenzo del Vallo, in cui furono uccise Rosellina Indrieri e la figlia Barbara. Scamparono alla strage Gaetano De Marco, ucciso dopo qualche mese, e il figlio Silos, che vive in una località protetta e sta collaborando con la giustizia.