banner bcc calabria

Aidaa mette una taglia sugli assassini dei cani di Gimigliano

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Bisogna denunciare e far condannare il responsabile o i responsabili degli omicidi

Aidaa mette una taglia sugli assassini dei cani di Gimigliano

Bisogna denunciare e far condannare il responsabile o i responsabili degli omicidi

 

Una taglia di diecimila euro
offerta a chi ci aiuta ad individuare, denunciare e far condannare il
responsabile o i responsabili degli omicidi dei cani di Gimigliano in
provincia di Catanzaro dove negli ultimi tempi sono stati uccisi oltre
una decina di cani sia per avvelenamento, che sparati che in un caso
addirittura sgozzato. L’ultimo di questi cani uccisi risale alla scorsa
settimana quanto Pocci un cucciolotto di quattro mesi è stato rinvenuto
agonizzante a causa di avvelenamento. Da qui le diverse segnalazioni
giunte in questi giorni al telefono amico di AIDAA da parte di diversi
residenti di Gimigliano che hanno permesso di fare il quadro orribile
della situazione locale. Da qui la decisione dell’Associazione Italiana
Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA di istituire una taglia di 10.000
euro sulla testa dell’assassino o degli assassini (viste le diverse
modalità operative) dei cani di Gimigliano. “Non è ammissibile che
queste cose capitino ancora- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale
di AIDAA- proprio mentre proprio dal sud si wsta facendo un grosso
lavoro di riqualificazione del territorio. Cosi abbiamo deciso di
istituire una taglia per trovare e far condannare l’assassino o gli
assassini dei cani di Gimigliano. Noi come AIDAA- inoltre daremo il
nostro supporto anche in futuro per la realizzazione di strutture snelle
di controllo e sterilizzazione dei cani randagi e di proprietà, ma ci
aspettiamo dopo questi fatti anche una presa di posizione chiara da
parte del sindaco Chiarella che per legge è comunque il responsabile dei
randagi presenti e della loro incolumità. Ovviamente nei prossimi
giorni appena avremo indicazioni precise sugli assassini produrremo una
denuncia penale alla procura di Catanzaro”.