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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Agricoltura Bio, Calabria al secondo posto in Italia E' necessaria la valorizzazione commerciale delle produzioni biologiche calabresi

Agricoltura Bio, Calabria al secondo posto in Italia E' necessaria la valorizzazione commerciale delle produzioni biologiche calabresi
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Sono circa 37 milioni gli ettari coltivati o destinati all’allevamento
biologico in 162 Paesi del mondo. In Italia sono circa 1,3 milioni gli
ettari destinati alla produzione biologica con la Calabria, terra a forte
vocazione agricola, al secondo posto per produzione bio.

Il dato emerge dal volume edito da Edagricole “ebuonaterrasia”, a cura di
Maurizio Agostino, che vanta la collaborazione di produttori, docenti
universitari e tecnici del settore. Una pubblicazione utile agli
imprenditori agricoli, a chi già si occupa di biologico, ma anche al
cittadino per scoprire potenzialità, normative e stato dell’arte
dell’agricoltura bio in Calabria.

Il volume, è stato presentato nei giorni scorsi all’Enoteca Regionale di
Cosenza in un evento organizzato dalla ABC, (Associazione Agricoltura
Biologica in Calabria ) che ha visto la partecipazione di imprenditori
agrobiologici, rappresentanti di organizzazioni economiche e di
associazioni nonché del mondo della politica (erano presenti tra gli
altri Giuseppe
Perri dell’ADAF, Giovanni Anania , docente di Economia Politica UNICAL, Michele
Monti docente di Agronomia UNIRC e l’imprenditrice agricola Adriana Toman),
che si sono confrontati sul variegato mondo del biologico calabrese, oggi
vera e straordinaria opportunità per l’intero sistema agricolo regionale.

“Nel 1993 erano 193 le aziende che producevano Bio – ha spiegato Maurizio
D’Agostino – oggi sono quasi 7 mila.” In pratica, circa un quarto della
superficie agricola calabrese è coltivata utilizzando un sistema di
gestione sostenibile. Con questo dato, le colture biologiche di Calabria
incidono per oltre il 10% sulle complessive coltivazioni biolofiche
italiane. “Tra la produzione bio – commenta ancora Maurizio Agostino –
spicca la preponderanza dei settori olivicolo ed agrumicolo, con
un’incidenza rispettivamente del 37% e del 7%. Non trascurabile anche la
percentuale delle coltivazioni destinate a frutta e orticoltura, intorno al
3%.”

Per il dirigente del dipartimento agricoltura della Regione Calabria,
Giovanni Aramini “l’agricoltura biologia rappresenta una straordinaria
opportunità per l’intero sistema agricolo regionale e l’amministrazione
pubblica deve saper cogliere tale opportunità attraverso la valorizzazione
commerciale delle produzioni biologiche calabresi”. Un invito raccolto dal
consigliere regionale Mauro D’Acri che ha puntato l’attenzione sul Piano di
Sviluppo rurale che la Regione Calabria sta approntando, sostenendo
“l’impegno del Presidente Oliverio per valorizzare l’intero comparto”.
Tutti d’accordo, insomma, nel sostenere quanto oggi sia necessario puntare
su un maggiore controllo da parte dell’Amministrazione regionale per il
rafforzamento della credibilità e dell’immagine dei prodotti bio calabesi.
Rideterminare, insomma, una vera identità dell’agricoltura biologica di
Calabria a cui si ispira lo stesso volume “ebuonaterrasia”. Una
pubblicazione a cui ne seguiranno altre.

“Abbiamo intrapreso un percorso di collaborazione con l’Associazione Abc
che sicuramente ci vedrà impegnati nella pubblicazione di altri volumi “ –
ha commentato il Direttore di Edagricole, Eugenio Occhialini sottolineando
l’attenzione che l’importante casa editrice, marchio leader
nell’informazione del settore agroalimentare, ha nei confronti della
Calabria, terra dalle mille potenzialità.