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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Agenzia di scommesse sequestrata a Bovalino

La Guardia di finanza di Locri ha individuato l’agenzia priva di qualunque autorizzazione. Effettuato il sequestro di tutto il materiale presente nella struttura, con la conseguente denuncia del titolare dell’attività

Agenzia di scommesse sequestrata a Bovalino

La Guardia di finanza di Locri ha individuato l’agenzia priva di qualunque autorizzazione. Effettuato il sequestro di tutto il materiale presente nella struttura, con la conseguente denuncia del titolare dell’attività

 

 

I finanzieri del Gruppo di Locri, in collaborazione con l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato della Regione Calabria, nei giorni scorsi hanno posto in essere alcuni controlli volti al contrasto degli illeciti in materia di apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento, nonché alla prevenzione e repressione del fenomeno delle scommesse clandestine.

Tali accertamenti, inseriti in un più ampio piano di contrasto di tali fenomeni, che vede la sinergica e fattiva collaborazione tra Guardia di Finanza ed A.A.M.S., hanno interessato alcune attività aventi sede nei Comuni di Siderno (RC) e Bovalino (RC).

In particolare, a Bovalino (RC) è stata sottoposta a controllo un’agenzia dedita alla raccolta di scommesse su eventi sportivi e non, risultata essere totalmente priva delle previste concessioni ed autorizzazioni, di cui al Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e nella Legge nr. 401 del 1989.

Notiziata l’A.G., al fine di evitare che la prosecuzione dell’attività commerciale consentisse l’ulteriore raccolta abusiva, i militari hanno dato materiale esecuzione al decreto di sequestro preventivo della “sala giochi” e di quanto al suo interno, disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Locri, Dottor Andrea AMADEI, ai sensi dell’art. 321, comma secondo del c.p.p., su richiesta del P.M. dott. Federico Nesso.

In particolare, è stato effettuato il sequestro di tutta l’apparecchiatura dell’agenzia (televisori e monitor) e della somma di Euro 1323,56, quale profitto del reato previsto e punito dall’art. 4 della legge 401/89.

Il responsabile è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica.