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TAURIANOVA (RC), VENERDì 26 APRILE 2024

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Aeroporto dello Stretto, Tucci e Raffa (M5S) interrogano il governo Circa due mesi fa abbiamo lanciato l'allarme sulla crisi che sta attraversando l'Aeroporto dello Stretto "Tito Minniti" di Reggio Calabria

Aeroporto dello Stretto, Tucci e Raffa (M5S) interrogano il governo Circa due mesi fa abbiamo lanciato l'allarme sulla crisi che sta attraversando l'Aeroporto dello Stretto "Tito Minniti" di Reggio Calabria

«Circa due mesi fa abbiamo lanciato l’allarme sulla crisi che sta attraversando l’Aeroporto dello Stretto “Tito Minniti” di Reggio Calabria. Quel grido di dolore è, però, rimasto inascoltato e senza risposte, per tale ragione abbiamo deciso di interrogare i responsabili di diversi dicasteri e, in particolare, il Ministro alle Infrastrutture e ai trasporti, Matteo Salvini, per sapere cosa ne sarà del futuro dello scalo reggino».

Al Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, al Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, al Ministro dell’Economia e delle finanze, al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti –
Per sapere – premesso che:
l’Enac ha ricevuto dall’allora MIMS il mandato per procedere con l’aggiornamento e revisione critica del vigente Piano Nazionale degli Aeroporti;
tra le strategie enunciate vi è quella dello sviluppo per ogni moderno scalo italiano attraverso la piena integrazione funzionale rispetto al territorio di competenza ed alle proprie reti dei trasporti in una logica intermodale, tesa a ridurre le differenze tra zone del Paese con differenti livelli di accessibilità ai servizi di trasporto;
l’Aeroporto dello Stretto “Tito Minniti” di Reggio Calabria è stato recentemente oggetto di notevoli finanziamenti per l’adeguamento (circa 60 milioni di euro), la riqualifica e l’ampliamento dell’aerostazione, mentre nulla è attualmente previsto con riferimento all’intermodalità, ecosostenibilità ambientale-sociale-economica, vulnerabilità sismica;
l’attività dell’attuale società di gestione SACAL (Sistema Aeroportuale Calabrese) ha avuto come conseguenza, dopo sei anni di attività e l’elaborazione di un ritardato piano industriale, una notevole diminuzione del traffico passeggeri (dai 700.00 pax/anno del precedente gestore SOGAS agli attuali 120.000 pax/anno) con conseguente disagio per l’utenza e la chiusura di quasi tutti gli esercizi commerciali insistenti all’ interno di uno scalo declassato ad “Aeroporto cittadino”;
l’Aeroporto “Tito Minniti” serve un bacino di utenza di oltre un milione di persone che abitano l’area integrata dello Stretto e che, per tale motivo, potrebbe avrebbe una dimensione interregionale;
la ZES (Zona Economica Speciale – nodo di trasporto aeroportuale) della città metropolitana di Reggio Calabria, istituita con decreto del Presidente del Consiglio su proposta del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, ha il perimetro che cade anche dentro il recinto aeroportuale sulle piste di decollo/atterraggio, (contenuto di cui alle lettere a e m, comma 1, art.6 del DPCM 12/2018);
se non ritenga, alla luce di quanto in premessa circa l’ingente disponibilità finanziaria prevista dal contratto istituzionale di sviluppo (CIS), di istituire un tavolo presso il Ministero partecipato da tutti gli enti interessati, al fine di assicurare un reale beneficio per l’aeroporto di Reggio Calabria con particolare riguardo all’intermodalità;
se, inoltre, sia mai stata presa in considerazione la possibilità di istituire un tavolo interistituzionale volto alla verifica della fattibilità in ordine alla costruzione, sempre nella città di Reggio Calabria di un nuovo, ecosostenibile ed intermodale Aeroporto del Mediterraneo a natura interregionale corredato da un sistema di bigliettazione integrata per le aree metropolitane di Reggio Calabria e Messina;
se, al fine di accrescere le potenzialità dello scalo medesimo, valuti di agevolare una nuova “governance” attraverso una subconcessione quinquennale da parte di SACAL alle istituzioni locali reggine e messinesi, anche al fine di modificare prima possibile la gestione fallimentare di questi ultimi anni; per quale ragione, la zona ZES della città metropolitana di Reggio Calabria (nodo di trasporto aeroportuale) non abbia individuato anche la più logica zona industriale di San Gregorio-Pellaro San Leo al fine di sviluppare aree innovative per la produzione di velivoli ultraleggeri e droni di nuova generazione, oltre che incubatori d’impresa per attività turistiche, aeronautiche, tecnologiche e diportistiche, in luogo dell’attuale perimetrazione;
con quali tempistiche si intende attuare la continuità territoriale ed applicare la normativa sulle tariffe sociali rendendo, allo stesso tempo, attrattivo volare da e per Reggio Calabria;