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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Aeroporto dello Stretto: dal 1° agosto avvio degli oneri per le nuove rotte su Pisa e Bologna Quasi 2,8 milioni di euro destinati al Tito Minniti

Aeroporto dello Stretto: dal 1° agosto avvio degli oneri per le nuove rotte su Pisa e Bologna Quasi 2,8 milioni di euro destinati al Tito Minniti
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È fissata per il 1 agosto 2015 la data di avvio per gli oneri di servizio pubblico sulle rotte da e per l’Aeroporto dello Stretto, anche se è intenzione del Gestore tentare di anticipare un po’ i tempi. Questo quanto si legge, da parte di Sogas SpA, a commento del verbale della Conferenza dei Servizi, svoltasi in Roma presso gli uffici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il 20 e 21 novembre 2014, trasmesso dal Dipartimento Infrastrutture Settore Trasporti della Regione Calabria.

Prevista, quindi, la messa al bando di due nuove rotte: Pisa e Bologna. Per un onere complessivo rispettivamente di euro 1.269.395,68 ed euro 1.469.073,08.  Stabilite in sede di conferenza dei servizi le caratteristiche dei nuovi collegamenti Reggio – Bologna e Reggio – Pisa che dovranno essere garantite dalla compagnia o dalle compagnie aeree che si aggiudicheranno tali rotte. Collegamenti che dovranno, tra l’altro, essere operati per un periodo minimo di 2 anni con almeno 2 frequenze settimanali andata e ritorno.

Quasi 2,8 milioni di euro destinati al Tito Minniti che rischiavano di non essere utilizzati considerati i diversi rinvii e temporeggiamenti verificatisi per la convocazione della Conferenza dei Servizi, quest’ultima, fortemente promossa, voluta ed “inseguita” dalla So.G.A.S. SpA.

Ed è proprio dal rappresentante della Società di Gestione che nasce la proposta tecnica delle due destinazioni, Pisa e Bologna, che il Gestore ritiene potenzialmente molto redditive e ad alta capacità di successo, per come dimostrato tecnicamente dalla So.G.A.S. SpA ai rappresentanti delle altre istituzioni interessate dalla Conferenza dei Servizi che hanno così avuto modo di apprezzare l’impegno ed il lavoro svolto da Sogas approvandone la proposta all’unanimità.

Una buona notizia che viene dopo un periodo non facile dal punto di vista operativo per l’Aeroporto dello Stretto. Ormai, chiuso il mese di Dicembre, infatti, il dato é ufficiale e sostanzialmente ricalca, anzi migliora leggermente, le previsioni già anticipate nei primissimi giorni dell’anno appena iniziato. Nel 2014 a fronte di un totale dei movimenti pari a 7.383 (-3,33%) si è registrato un traffico passeggeri totale pari a 522.849  (-7,09%).

A fronte di alcune critiche che, francamente, riteniamo ingenerose – dichiara Porcino –  ricordiamo solo velocemente che nel 2011 da Reggio Calabria si partiva solo da e per Roma e Milano. Mentre nell’ultimo triennio l’offerta delle destinazioni è cresciuta, aggiungendosi anche i collegamenti per Torino, Genova, Venezia e, sebbene per un brevissimo periodo, anche Pisa e Bologna. Rotte quest’ultime che dunque speriamo presto possano tornare ad essere operate in riva allo Stretto. Sempre sul fronte aviation, per la prima volta, in questo ultimo triennio si é poi avviata anche l’attività charteristica, che si ricorda rappresenta una delle fonti di maggiori proventi per qualsivoglia Società di Gestione. La circostanza che, poi, alcuni dei collegamenti sopra citati siano venuti meno, in corso d’opera, nulla ha a che vedere con il Gestore poiché dipende soprattutto dalle false promesse operate nei confronti delle compagnie aeree da parte della Regione Calabria, a cui compete il Piano Trasporti Regionale, nonché istituzionalmente unico ente delegato ad incentivare la presenza di nuove compagnie aeree, anche attraverso azioni di co – marketing e/o di start up. Ma sul punto abbiamo già denunciato più volte il trattamento dispari riservato al nostro scalo.

Il settore del trasporto aereo si regge essenzialmente sulla presenza di incentivi ai vettori al punto valga sapere che persino il Ministero dei Trasporti lo ha ormai riconosciuto formalmente ed appalesato, dettando specifiche linee guida inerenti le incentivazioni per l’avviamento e lo sviluppo di rotte aeree da parte dei vettori ai sensi dell’art. 13, commi 14 e 15, del decreto legge 23 dicembre 2013 n.145, come modificato dalla legge di conversione del 21 febbraio 2014 n.9 . Sempre sul punto, peraltro l’Enac con apposita circolare del 23 dicembre u.s., fornisce le indicazioni operative per i gestori aeroportuali in caso di contributi/sostegni finanziari a favore di compagnie aeree per il lancio di nuove rotte e procedura di monitoraggio, nonché apposite schede di rilevazione per le comunicazioni obbligatorie da parte dei Gestori, ove l’incentivazione rientri nel perimetro di “Aiuti di Stato” come appunto nel caso di Sogas SpA. E allora  ci viene spontaneo domandarci, atteso che così funziona il mercato, nel nostro caso quali saranno gli Enti finanziatori e per quali nuove rotte nel prossimo futuro?

Infine, analizzando gli ultimi dati – conclude Porcino –  c’è poi un segnale da non sottovalutare: nel solo mese di Dicembre ci sono stati ben 148 movimenti in meno rispetto l’anno precedente (-25,96%) comportando di fatto una perdita di 10.349 passeggeri in meno (-22,74%).  E non si tratta affatto di una casualità. Forse quanti la fanno facile non sono bene informati su quanto accade nel settore del trasporto aereo in Italia.  É del 2 gennaio scorso, infatti, la notizia, riportata da un autorevole quotidiano nazionale, che nel nuovo piano industriale Alitalia/Etihad 2015-2018 viene prevista una diminuzione pari al 16,8% dei voli domestici. Ad oggi, infatti, sono 83 le destinazioni raggiunte da Alitalia che sul territorio é presente ed opera in 25 aeroporti di interesse nazionale. Oggi sono 25 le destinazioni italiane, 38 quelle europee e 20 le intercontinentali.  Nel prossimo triennio Alitalia punterà deciso sul lungo raggio e abbandonerà almeno il 16,8% dei voli domestici a partire dalle rotte ritenute meno redditive, lasciando così la strada spianata a compagnie low cost e treni alta velocità.  In questo quadro di scenario – si domanda infin Porcino –  quale sarà il prossimo futuro dell’Aeroporto dello Stretto? Quale presenza e quanti collegamenti assicurerà Alitalia che oggi, si ricorda, rappresenta il 95% del volato in riva allo Stretto? E la Sogas, soprattutto, come farà a limitare ulteriori danni economici e penalizzazioni per la mobilità dei reggini? La Regione incentiverà finalmente in modo serio delle vere compagnie low cost per venire ad operare a Reggio Calabria?