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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Aereo con emissario di Gheddafi al Cairo

Aereo con emissario di Gheddafi al Cairo

Il leader libico accusa l’Occidente: “Complotto colonialista”. Tripoli: decollano 3 aerei del Rais

Aereo con emissario di Gheddafi al Cairo

Il leader libico accusa l’Occidente: “Complotto colonialista”. Tripoli: decollano 3 aerei del Rais

 

(ANSA) ‘Se passa la no-fly zone, la Libia prenderà le armi’. Gheddafi torna a parlare in tv e attacca l’Occidente:  ‘Complotto colonialista’. La tv satellitare araba al Jazira ha annunciato che tre aerei appartenenti al Raìs sono decollati da Tripoli. In precedenza un altro aereo aveva sorvolato Atene e sarebbe quindi entrato nello spazio aereo egiziano. Le forze governative intanto intensificano gli attacchi a Zawiya. Oggi il vicepresidente Usa Biden è a Mosca: in agenda anche la no-fly zone. Arabia Saudita smentisce coinvolgimento nella rivolta. Lo ha affermato il ministro degli esteri di Riad, Saud al Faysal, in una conferenza stampa diffusa in diretta tv. Ieri il capo del Consiglio nazionale provvisorio libico, costituitosi a Bengasi, l’ex ministro della Giustizia Jalil, ha lanciato un ultimatum a Gheddafi: impunità se va via entro 72 ore. Domani è previsto un incontro dei ministri della Difesa e degli Esteri dell’Ue. Sabato invece riunione della Lega araba. L’Organizzazione della Conferenza Islamica è favorevole a no-fly zone. Gran Bretagna e Francia preparano una nuova risoluzione Onu.

GHEDDAFI, COMPLOTTO COLONIALISTA OCCIDENTE – Il leader libico Muammar Gheddafi ha accusato gli occidentali, in particolare la Francia, di condurre un “complotto colonialista” contro il suo paese. Gheddafi ha parlato in una intervista diffusa stamani dalla tv francese LCI. A una domanda sulle posizioni dei paesi occidentali, ed in particolare della Francia, che hanno dato il loro sostegno agli insorti, Gheddafi ha risposto: “Vogliono colonizzare la Libia di nuovo. E’ un complotto colonialista”. Quando il giornalista gli ha chiesto se prevede di adottare delle “misure di rappresaglia contro la Francia, il leader libico si è limitato a rispondere “si vedrà”, dicendosi fiducioso su future “visite” in Europa una volta che “tutto questo sarà finito”. I ribelli che lottano contro il governo hanno ricevuto il lavaggio del cervello da parte di Al Qaida. Lo ha detto il leader libico Muammar Gheddafi tornando a parlare alla televisione di stato, secondo quanto riferisce Al Jazira. “Se al Qaida riuscirà a impadronirsi della Libia, l’intera regione fino ad Israele sarà preda del caos” ha detto poi Gheddafi alla tv turca TRT, che l’ha trasmessa questa mattina. “La comunità internazionale ha cominciato a comprendere ora che siamo noi ad impedire a Osama bin Laden di prendere il controllo della Libia e dell’Africa”, ha aggiunto Gheddafi, che parlava in arabo ed era sottotitolato in turco. Il popolo libico prenderà le armi se le potenze occidentali imporranno la no fly zone sulla Libia.  Ha affermato il Colonnello.

FONTI, ZAWIYA VICINA A CAPITOLAZIONE,RESISTE MISURATA – Potrebbe essere vicina alla capitolazione Zawiya, la città libica occidentale dove le forze fedeli a Muammar Gheddafi hanno intensificato nelle ultime ore l’offensiva sui ribelli, mentre a Misurata le forze governative avanzano, ma i ribelli oppongono una forte resistenza. Lo dicono fonti interpellate a Tripoli. Le fonti parlano dell’ingresso a Zawiya di una cinquantina di carri armati e di pesanti combattimenti, ma dicono che pur essendoci ancora rivoltosi in città, questi tendono a nascondersi. Fonti sentite a Tripoli parlano di una resistenza tenace dei ribelli a Misurata. Secondo il governo libico, fra i ribelli a Misurata vi sono elementi algerini e tunisini di Al Qaida per il Maghreb islamico (Aqmi).

BIDEN OGGI A MOSCA, ANCHE LIBIA IN AGENDA – La no-fly zone per la Libia e lo stato delle relazioni fra Russia e Stati Uniti in campo militare e economico: assieme alla candidatura della Russia ad un ingresso nel Wto, sono questi – secondo fonti ufficiali rilanciate dalle agenzie russe – i temi che vengono affrontati fra oggi e domani dal vicepresidente americano Joe Biden in visita a Mosca. Anche se l’agenda ha connotati soprattutto bilateali, tema d’attualità è la crisi libica in cui Mosca rimane contraria alla cosiddetta “opzione militare” per tutelare gli insorti dai raid del colonnello Muammar Gheddafi: Washington, assieme a Francia e Gran Bretagna, preme all’Onu per una no-fly zone sui cieli della Libia e spera di ottenere un via libera (o almeno un’astensione) di Russia e Cina grazie alle pressioni del mondo arabo. La tappa moscovita del viaggio di Biden, che ieri era in Finlandia e venerdì andrà in Moldavia, è considerata preparatoria di una seconda visita del presidente americano Barack Obama in Russia dopo quella compiuta alla vigilia del G8 dell’Aquila del luglio 2009. Il numero due della casa Bianca incontrerà stasera il presidente russo Dmitri Medvedev e, domani, il premier Vladimir Putin, protagonisti assieme ad Obama di un “nuovo inizio” (reset) delle relazioni fra i due paesi impostato due anni fa dopo decenni di attriti soprattutto sulla difesa missilistica. A coniare il termine reset, peraltro, era stato proprio Biden alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza del 2008.

redazione@approdonews.it