Ancora una volta leggiamo sulla stampa di cittadini calabresi costretti a mobilitarsi dopo essere stati privati del bene più prezioso: l’acqua. Il motivo è sempre lo stesso, ossia il mancato pagamento dei canoni idrici alla So.Ri.Cal. S.p.A., la società mista che ha nei francesi di Veolia il partner privato
Acqua, continua la protesta degli abitanti di Marina San Lorenzo
Ancora una volta leggiamo sulla stampa di cittadini calabresi costretti a mobilitarsi dopo essere stati privati del bene più prezioso: l’acqua. Il motivo è sempre lo stesso, ossia il mancato pagamento dei canoni idrici alla So.Ri.Cal. S.p.A., la società mista che ha nei francesi di Veolia il partner privato
MARINA DI SAN LORENZA – Ancora una volta leggiamo sulla stampa di cittadini calabresi costretti a mobilitarsi dopo essere stati privati del bene più prezioso: l’acqua. Il motivo è sempre lo stesso, ossia il mancato pagamento dei canoni idrici alla So.Ri.Cal. S.p.A., la società mista che ha nei francesi di Veolia il partner privato.
Vogliamo manifestare la nostra vicinanza e la nostra solidarietà ai cittadini di Marina di San Lorenzo (RC) che, oltre agli enormi disagi provocati da cinque giorni di rubinetti a secco, debbono anche subire l’umiliazione di essere etichettati come insolventi dalla loro stessa Amministrazione Comunale.
Per fortuna, con la delibera n.71 della Giunta regionale calabrese, i problemi dei nostri Comuni con la Sorical sono finiti! Già, perché le “utenze” saranno tutte cedute alla Sorical, così come tutti i servizi connessi all’attività idrica. E i Comuni morosi dovranno “solo” contrarre dei mutui con le banche, garantiti dalla stessa regione creditrice. Un vero affare! Per le banche e per la Veolia…
Quello che denunciamo da tempo è in via di realizzazione.
Da una parte i Comuni saranno “privati” della gestione delle acque e, soprattutto, dell’incombenza di dovere richiedere ai Cittadini il pagamento del canone idrico; ci penserà, con buona pace degli amministratori, direttamente la Sorical. E se oggi ad avere problemi è un Comune, domani saranno direttamente i cittadini a vedersi chiudere i contatori dalle guardie giurate.
Ma i Calabresi, e tutti gli Italiani, hanno ormai compreso benissimo la distinzione fondamentale tra una gestione effettuata da un Ente Pubblico, che ha come finalità quella di assicurare un diritto per tutti, e quella effettuata da una società di diritto Privato, che ha come finalità la realizzazione del profitto a ogni costo.
Hanno compreso che non si può più delegare nessuno se non sé stessi partecipando compatti alla consultazione referendaria del 12 e 13 giugno che riconsegnerà l’Acqua ai Cittadini, ai legittimi Proprietari, i Cittadini.
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