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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 MARZO 2024

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“Abbasso la Ndra” di Bruno Panuzzo al Salone del libro di Torino Il progetto, realizzato dagli studenti dei Licei “G. Mazzini” di Locri in cooperazione con il Gruppo Filmico “Zeffirio” e l’artista Bruno Panuzzo, si è imposto nella prestigiosissima rassegna editoriale

“Abbasso la Ndra” di Bruno Panuzzo al Salone del libro di Torino Il progetto, realizzato dagli studenti dei Licei “G. Mazzini” di Locri in cooperazione con il Gruppo Filmico “Zeffirio” e l’artista Bruno Panuzzo, si è imposto nella prestigiosissima rassegna editoriale

“Abbasso la Ndra” c’è l’ha fatta! L’opera multimediale prodotta, con orgoglio, nella Locride è stata presentata con successo al XXIV Salone del Libro di Torino. Il progetto, realizzato dagli studenti dei Licei “G. Mazzini” di Locri in cooperazione con il Gruppo Filmico “Zeffirio” e l’artista Bruno Panuzzo, si è imposto nella prestigiosissima rassegna editoriale (a carattere europeo) per la propria originalità ed il suggestivo “taglio” relativo alla narrazione delle tematiche trattate. Sono il coraggio, la voglia di cambiare, di confrontarsi e, comunque, di evolversi le tematiche su cui l’opera si poggia saldamente. Un sottile, ma determinante File Rouge lega, in sintesi, la tematica principale dell’opera (l’opposizione alla Ndrangheta) a quello che è inteso come il cambiamento ed il “sottrarsi” ad un destino che, a molti giovani calabresi, appare già “prestabilito”. La grande forza del prodotto si articola, a nostro giudizio, sulla “pungente” ironia utilizzata allo scopo di sminuire determinati “personaggi” e certe “entità”. Proprio in merito a tale prerogativa, l’artista Bruno Panuzzo si è espresso come di seguito: “L’opera, nella propria semplicità, cerca di “diffondere” a gran voce l’opposizione della Società Civile Calabrese al sistema ndranghetistico. Abbiamo cercato di sminuire e rendere ridicoli i delinquenti ed i prepotenti presenti nella narrazione. Tutto ciò, a nostro giudizio, è servito a far vedere codesta tipologia di individui per ciò che sono veramente. Probabilmente avranno modo di essere valutati sotto la giusta ottica: senza divenire “eroi” per alcuni e “personaggi” da emulare per altri. Specie per i giovani”. Grande soddisfazione viene espressa dal dirigente scolastico dei Licei “G. Mazzini” di Locri, il professor Francesco Sacco, che evidenzia altresì come “tale avvenimento rappresenti un positiva vetrina per la Locride, la quale, attraverso il lavoro realizzato dai ragazzi, viene raccontata per le proprie peculiarità più grandi, per la laboriosità e le valevoli idee ponderate ed attuate dalla propria Gente. Un opera che fa concretizzare per il territorio un successo dal valore “storico” e che si è articolata all’interno di una rassegna importantissima. Una soddisfazione per tutta la Locride”. L’evento si è svolto domenica 21 maggio alle ore 17,30 presso il suggestivo centro “Lingotto Fiere”. Il complesso, imponente e suggestivo, ospita da sempre la storica rassegna all’interno degli ex stabilimenti Fiat riconvertiti. Un’area espositiva nuova ed in linea con gli standard europei. La presentazione dell’opera è avvenuta grazie alla lungimiranza della Regione Calabria, che ha allestito un proprio stand nella rassegna. Determinante l’entusiasmo del Presidente Occhiuto e dell’assessorato di riferimento ed, altresì, “vitale” la meticolosa organizzazione del Sistema Bibliotecario Lametino. Il team degli studenti del “Mazzini” di Locri ha lavorato con entusiasmo ad una storia coinvolgente e dinamica. La stessa, rilasciata in modalità “Book Box”, quindi, con il supporto letterario e quello multimediale abbinati alla medesima pubblicazione, è ambientata tra Torino ed un piccolo e pittoresco paesino del Sud. La narrativa si “dipana” intorno alla figura di un giovane e poco lungimirante giornalista (che viene inviato a verificare su campo la veridicità delle “discutibili” notizie da egli diffuse. Le stesse, relative ad un proprio scritto ritenuto offensivo e pregiudizievole nei confronti della Calabria, avranno modo di far riflettere il giovane e spingerlo nel supporto della verità e delle persone). Una copia dell’opera medesima è stata consegnata alla storica sede RAI di Torno nella mani della dottoressa Anna Rolando. Grande merito, per questo miralo “made in Calabria” va conferito ai ragazzi che hanno scritto e sceneggiato l’opera: Francesca Futia, Carlo Curciarello, Francesca Cimino, Bruna Rodinò, Ivana Ivanova, Federica Guttà, Elisa Zucco. Va evidenziata, altresì, la bravura e la competenza degli attori che hanno invece interpretato i vari personaggi: Umberto Galea, Francesco Sculli, Lorenzo Violi, Giovanni Talia, Francesco Iaconis, Massimo Talia, Bruno Musolino e Vincenzo Franco.