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A Vibo la presentazione del nuovo libro di Michele Furci

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Con la pubblicazione della sua nuova opera, “No all’economia
dell’esclusione e dell’inequità – Profilo storico della Dottrina Sociale
della Chiesa dalla Rerum Novarum ai nostri giorni”, Michele Furci
attraverso una rivisitazione storica delle encicliche papali in materia di
lavoro, oltre a ripercorrere i tratti salienti delle posizioni della Chiesa
Cattolica riguardo il conflitto capitale-lavoro nel corso delle mutate
condizioni socio-economiche del tempo, traccia alla luce di quel latente
conflitto l’evoluzione della natura del capitale registratasi nel corso di
un secolo e mezzo. Centrali, nella sua ricostruzione storica di detta
evoluzione, divengono le analisi papali allorché rivelano e denunciano i
pericoli per gran parte dell’umanità dovute alle radicali trasformazioni
della società post-industriale degli ultimi cinquanta anni. Infatti,
secondo quanto rileva l’autore, alle lungimiranti analisi dei diversi papi
che si sono succeduti dopo Leone XIII, grande rilievo assume l’intuizione
in materia di Dottrina Sociale della Chiesa l’analisi contenuta
nell’enciclica “*Caritas in veritate”* del pontefice Ratzinger e le
vibranti prese di posizioni di papa Francesco allorché, con la sua
Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium” denuncia l’economia
dell’esclusione e dell’inequità. Al tradizionale conflitto tra le due
ideologie marxista e capitalistico – liberale, sostiene papa Benedetto XVI,
nel corso degli ultimi 40 anni le mutate condizioni delle forme del
capitale e della sua stessa natura dell’accumulazione hanno finito per
instaurare il dominio di un’inedita ideologica detta, per l’appunto, della
tecnocrazia frutto delle grandi concentrazioni capitalistico – finanziarie.
Questa nuova realtà è la causa del declino economico che ha investito molte
aree dello stesso forte tessuto produttivo del sistema italiano ed europeo.
Così come, sostiene papa Francesco, un’economia dell’esclusione e
dell’inequità è “*un’economia che uccide*”, poiché nel gioco della
competitività senza regole risiede la legge del più forte. In tal modo il
potente è destinato ad annullare inevitabilmente il più debole con la
conseguenza che grandi masse di popolazione sono destinate a rimanere
escluse ed emarginate, ossia senza lavoro, senza prospettive e quindi senza
vie di uscita. Si tratta di un declino economico produttivo che nel
Mezzogiorno d’Italia è conosciuto ormai da 150 anni. Ma oggi nel Sud del
Paese è maggiormente devastante, poiché relega le giovani generazioni ad
una politica di esclusione e di marginalità sociale al punto da impedirgli
la realizzazione della principale aspirazione: la dignità del lavoro e la
realizzazione della propria esistenza.

Venerdì 19 giugno prossimo alle ore 18, presso il salone del SBV, nel Polo
Culturale Santa Chiara di Vibo Valentia, sarà presentato l’interessante
volume.

Coordina il dott. Gilberto Floriani, Direttore Sistema Bibliotecario
Vibonese

Saluti del dott. Elio Costa, Sindaco di Vibo Valentia

Interventi di P. Giorgio Andolfi, Docente di Teologia Morale, Ist.
Teologico Calabro

Prof. Romeo Salvatore Bufalo, Docente di estetica- Facoltà di Filosofia-
Unical

S.E. Mons. Luigi Renzo, Vescovo Diocesi Mileto Nicotera Tropea

e l’autore.