A Taurianova oltre al “sorriso”, una transenna salverà il mondo! Le opere d’arte metalliche adornano diversi punti della città, ma la paura è che da quelle buca esca “IT” e ripete, “Lo vuoi un palloncino?”
Ci scuserete se potremmo sembrare dei detrattori di “idilli” o delle rotture di “selfie”, ma ci preme al di là di ogni ragionevole dubbio, “segnalare” con il “sorriso” stampato in faccia, delle annosità o meglio delle “opere d’arte”, come d’altronde è questa città e lo dimostra ogni giorno di più.
Stiamo parlando delle transenne sulle strade della città. Mentre in altri luoghi si ammirano le opere del Boccioni o si va a visitare le opere di Tresoldi, o che ne so i Bronzi di Riace. A Taurianova c’è una rappresentazione artistica, come un fenomeno culturale che nasconde in sé (ma nel profondo), la bellezza della famosa scuola di pensiero definita “anomalia poetica”. È come ascoltare, percorrendo le strade urbane, il “bassofondo” di una melodia di Bach in un do minore crescente al tonfo di luna, e vai con la liberazione dell’anima, rappresentato da una ruota o un cerchione che volano via tra i meandri di un alito di qualche parola attinente ai santi del calendario e la soavità degli eventi come un turbinio di emozioni.
Il problema che non è un problema, anzi poniamolo come un verso poetico da trasmettere all’Amministrazione Comunale. Una sorta di “manutenzione c’è e continua per questa meravigliosa città”, lo scriveva il sommo Dante nelle sue rime, riferendosi in quella “selva oscura” dove scorgendosi si notava una voragine tetra in cui era facile osservare gli abissi dell’eternità.
Siamo consapevoli anche che Taurianova è cambiata dall’avvento di questa Amministrazione, c’è più gioiosità, più sorrisi, più selfie, la bellezza di sguardi sorridenti come un moto perpetuo di pubblicazioni social, dal gusto suadente e ammiccante nelle ammirazioni. È una sorta di pandemia benevola, una specie di “Sars Caridi-22”.
È cambiato anche l’approccio culturale in città, anche andando al bar, una volta entravi in un bar a prendere un caffè e il barman ti chiedeva come lo preferivi come una sorta di macchinosità abitudinaria, oggi invece no, appena entri in bar o in un ristorante, in alcuni locali potresti trovare “Mata e Grifone” e in altri quando chiedi un caffè, il barman ti risponde “Cosa prende in questo giorno di gran sole, risata sopra il mondo”. L’altro giorno in un bar al centro, appena entrati chiedi caffè e cornetto e poi la risposta in quel buongiorno è stata “Il tuo sorriso sarà luce per il tuo cammino”, e non te ne esci se non ti fai un selfie. Dopo gli eventi culturali di questi anni, l’atmosfera è cambiata, vedi i ragazzi il sabato sera avere tra le mani il solito drink e un libro, un immancabile libro, tra questi anche il “Manuale dei giovani amministratori”.
Ma noi non vogliamo rompere gli idilli poetico-culturali, i sorrisi, quei sorrisi che sono un “battito d’ali, un raggio di sole per tutti” perché c’è un problema è anche serio, molto serio.
Troppe transenne dislocate nei vari punti della città, ma il problema è, “cosa c’è sotto?”. Voragini profondi, strade dissestate con avvallamenti sospetti che potrebbero, ma speriamo di no, creare anche problemi seri. Noi abbiamo pubblicato alcune foto che speriamo si intervenga al più presto, tra questi c’è quel cedimento al Rione Zaccheria, oppure nei pressi del Campo Sportivo in Via Barillà e tanti altri. Sembra che ci sia un cedimento carsico dovuto forse a perdite e quindi si rischia un cedimento della strada che se qualora dovesse accadere si rischierebbero eventi ben più seri e quindi, sarebbe giusto e doveroso intervenire al più presto. Approfittiamo anche del momento dopo gli annunci in pompa magna da parte del sindaco Biasi in merito alla “manutenzione straordinaria delle strade” e quindi, invitare, magari, a dare uno sguardo anche a questi problemi i quali sono seri, molto seri. A meno che non si attende che spunti da una di quelle buche il pagliaccio IT, che dice “Lo vuoi un palloncino?”.