Alla tre giorni di “Taurianova legge”, anche la presentazione del libro dello scrittore e teologo locale don Leonardo Manuli, prete per la diocesi di Cassano all’Ionio, dal titolo «La follia del sorriso, Padre Puglisi profeta di speranza». Con l’autore ha conversato l’assessore alla cultura l’avv. Luigi Mamone, l’on. Angela Napoli e il sindaco di Taurianova l’ing. Fabio Scionti. L’assessore Luigi Mamone ha introdotto il pomeriggio chiedendo all’autore quali sono stati i motivi della scelta del beato prete palermitano assassinato dalla mafia, elogiando don Manuli per la passione e l’impegno nell’ambito letterario e culturale.

L’on. Napoli non solo si è complimentata con l’autore, di cui ha conoscenza da tanti anni, ed avendo partecipato alla presentazione del primo libro, «Chiesa, giovani e ‘ndrangheta in Calabria», ha confidato che uno dei primi miracoli del beato Puglisi è stata la conversione di un testimone di giustizia che ha conosciuto personalmente ed ha avuto il coraggio di denunciare gli assassini del prete. L’on. Napoli impegnata con l’associazione Risveglio Ideale nella difesa della legalità, si è espressa nei confronti di quella chiesa di “Puglisi” che dovrebbe essere maggioritaria, a rompere alcuni indugi e complicità che non edificano i fedeli.

Alla fine, ha portato i saluti il sindaco, impegnato nella felice conclusione della manifestazione, e si è congratulato con don Manuli, rivolgendogli parole di incoraggiamento nel proseguire in questo lavoro culturale in un territorio molto problematico e ancora non affrancato dalla mentalità e dalla subcultura della ‘ndrangheta.
Il Manuli, infine ha condiviso con i presenti che hanno riempito la sala, la pubblicazione di un prossimo libro, sull’operato del prete campano don Diana ucciso dal clan del Casalesi, i cui studi si propongono nella linea di proposta e di cambiamento per gli uomini e le donne di Calabria, in particolare per i giovani. Al termine di questo importante evento, di “tutta la comunità”, come ha dichiarato il sindaco Scionti, non c’è che da augurarsi che l’investimento culturale sia un seme che porti frutti nella Piana di Gioia Tauro per un risveglio e una forte presa di consapevolezza come cittadini che amano e fanno amare la Calabria.