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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 24 APRILE 2024

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A Taurianova il problema degli anziani non è un problema! Mancano luoghi di ritrovo e di aggregazione per farli sentire meno soli. Dov’è lo stato sociale?

A Taurianova il problema degli anziani non è un problema! Mancano luoghi di ritrovo e di aggregazione per farli sentire meno soli. Dov’è lo stato sociale?
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Se è vero come è vero che “lo Stato è stato fatto per l’uomo, non l’uomo per lo Stato”, dovrebbe valere anche la condizione che il “Sociale”, debba essere una condizione primaria per l’esistenza. E quindi darle la giusta e soprattutto doverosa attenzione come azione prioritaria.
Leggiamo e osserviamo, in tempi di social, i pensieri che vengono espressi, i metodi come essi vengono propagati, ma soprattutto la condizione che le persone non si guardano più in faccia, non si abbracciano né si ritrovano come una volta nei luoghi storici di aggregazione. Viviamo consapevolmente in un mondo virtuale dove ognuno nella realtà è “Memè il disturbato”, mentre nel virtuale invece è Mazinga Z.
A parte ogni battuta, il discorso è serio (e consentitemi anche drammatico), perché? C’è un problema, forse un po’ sottovalutata che in un paese evoluto sembra non essere contemplata, non prevista, trascurata perché non degna di considerazione. Come diceva Balzac “La solitudine è bella, ma abbiamo bisogno di qualcuno a cui dire che la solitudine è bella”, e questo riguarda principalmente le persone anziane.
Il problema è nazionale, è una condizione che riguarda molte realtà ma ciò non giustifica il trascurare il problema. Ma allo stesso tempo se alla carenza di luoghi di aggregazione per farli sentire meno soli, si aggiungono anche altri problemi che complicano la vita stessa. Quali? Ci troviamo a Taurianova, “città d’arte (e dissestata)”, c’è un un’amministrazione, un sindaco, c’è un consiglio comunale, con una maggioranza e un’opposizione, siamo nella democrazia compiuta sovrana. Si parla di problemi del paese, buche da tappare, perdite d’acqua, cedimenti di strada, soldi sperperati tra “(5.000) porcate morali”, vedi Staff. Ci sono i lacchè che ottengono tutto per salivazione abbondante indotta, ci sono i trasformisti da circo e da zoo. Poi ci sono quelli che non se la vogliono guastare con nessuno e quindi “Perché devo parlare io? Parla tu!”. Poi c’è quella politica dei “finocchi di timpa”, dei “cardoni al brodo di ortica”, dei “datemi un pennacchio altrimenti mi taglio le vene”, etc. Ma ci sono anche gli anziani, la gente con l’età avanzata, quelli che rappresentano la storia, il passato. Che hanno già scolpito gran parte della loro vita, tra lavoro, sacrifici impressi nelle rughe dei loro volti. Bene, questi cittadini (elettori), di Bianca Atzei non gliene frega una cippa né dei sorrisi smaglianti del sindaco Fabio Scionti né tantomeno dei baffetti del segretario comunale. A loro interessa come trascorrere la giornata senza stare chiusi in casa a intossicarsi di televisione perché non sanno dove andare, magari per una partita a carte, una chiacchierata, una lettura congiunta, una partita a bocce. Sono soli in un mondo reale tra un altro mondo virtuale affollato. Sono soli ed estranei in compagnia senza compagnia.
Questa città ha associazioni, c’è una “Consulta” che forse dovrebbe “consultare” anche il problema anziani, ci sono azioni cattoliche e parrocchie, forse, dico forse, qualcosa di utile si potrebbe fare tutti insieme e quindi donare un sollievo con un luogo di aggregazione che chi oggi rappresenta il Comune dovrebbe provvedere. Le politiche sociali sono anche queste, e consentitemi la presunzione, soprattutto queste. Perché di problemi da solitudine ce ne sono stati, ne abbiamo avuto contezza in questi anni, di povere persone che giacciono in solitudine e se muoiono non li vede nessuno. È drammatico, ma è così, nulla di esagerato.
La storia è passato, ed il passato è storia. E come ogni storia essa è fatta dagli uomini, perché dalla storia si potrà avere un presente e un futuro, diamo la possibilità alle persone che quella storia l’hanno vissuta, di raccontarla.
Don Chisciotte senza Mancia
(Gilar)