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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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A Rizziconi si è svolta la sesta mostra micologica Giornata di curiosità e di approfondimento delle proprie conoscenze in campo micologico al Porto degli Ulivi a Rizziconi

A Rizziconi si è svolta la sesta mostra micologica Giornata di curiosità e di approfondimento delle proprie conoscenze in campo micologico al Porto degli Ulivi a Rizziconi
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di Bruno Morgante

Domenica 9 Ottobre si è tenuta presso l’androne principale del Porto degli Ulivi la sesta mostra micologica a cura del Gruppo Micologico Ambientale e Culturale “D, Gioffrè” di Rizziconi.
La mostra, patrocinata dall’Associazione Micologica Bresadola di Trento, la più rappresentativa associazione micologica d’Italia, nonché dal comune di Rizziconi, dal Parco Nazionale dell’Aspromonte, dal Ministero dell’Ambiente, dalla facoltà di Agraria dell’Università di Reggio Calabria, è stata organizzata in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, che ha organizzato un proprio stand.

Anche questo anno sono state esposte circa duecento specie di funghi, dai più noti come il porcino, della famiglia dei boletus, al “coddararu”, sempre della famiglia dei boletus, all’ovulo buono, alle mazze di tamburo, alla gallinella, alle amanite, spesso tossiche e mortali, a specie molto meno conosciute, ma che generavano la curiosità dei visitatori per la bellezza dei colori e per la stranezza delle forme.

Ogni specie di fungo aveva la sua targhetta con il nome scientifico e l’indicazione se commestibile, se tossico, ma commestibile previa bollitura di almeno venti minuti, se tossico e velenoso. Come ogni anno ci sono stati almeno 4.000 visitatori, anche se il bel tempo suggeriva di godere ancora del tepore della spiaggia. Molti visitatori rimanevano meravigliati in quanto molti funghi, ritenuti tossici risultavano commestibili.

Decine di soci, affiancati da esperti micologi, che avevano classificato i funghi, e dal professore Cannavò dell’università di agraria di Reggio Calabria e dal presidente, dottore Iaropoli, agronomo, rispondevano alle domande dei visitatori.

La più grande curiosità veniva dai molti bambini, accompagnati dai genitori, affascinati dai funghi e dalle storie di ritrovamento nei boschi calabresi, tra i più belli e maestosi dell’Appennino italiano, tanto è vero che molti si spostavano verso lo stand della forestale, tartassando di domande le guardie forestali presenti con i loro superiori, e prendendo i molti depliant che venivano loro offerti.

Il professore Cannavò li stupiva invitandoli, insieme ai loro genitori, a guardare al microscopio le spore dei funghi e a cogliere la diversità per ogni specie fungina. L’appuntamento è per l’anno prossimo con l’obiettivo di andare oltre i già importanti risultati conseguiti, nel frattempo arricchendo l’attività dell’associazione di iniziative sulla sensibilizzazione alimentare e ambientale, di visite guidate nei boschi alla scoperta degli angoli più belli delle nostre montagne, dalle cascate, alla visita a resti di antichi insediamenti produttivi e umani, veri scrigni di cultura e di bellezza.