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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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“A quando un comandante per la Polizia municipale di Reggio?” Esordisce così Roberto Irrera, Responsabile Provinciale di CasaPound Italia

“A quando un comandante per la Polizia municipale di Reggio?” Esordisce così Roberto Irrera, Responsabile Provinciale di CasaPound Italia
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Reggio Calabria, 12 gennaio – “Soltanto pochi giorni fa la slitta con le renne è stata tolta da piazza Italia, ma per i cittadini i regali non sono ancora finiti. È infatti notizia recente che il già bistrattato corpo di Polizia Municipale subirà un ennesimo sberleffo da parte dell’amministrazione cittadina”. Esordisce così Roberto Irrera, Responsabile Provinciale di CasaPound Italia.

“Malgrado i proclami espressi – continua – all’insediamento del nuovo consiglio quattro anni addietro, che invocavano maggiore dignità e decoro, non è stato ancora nominato un Comandante effettivo dell’istituzione, carica che ad oggi risulta quindi ancora vacante, e sempre più necessaria al fine di mettere in ordine uno dei più importanti uffici del nostro Comune. Nulla di tutto ciò è avvenuto. Anzi”.

“Alle carenze riscontrate – prosegue Irrera – si è inoltre aggiunto un ritardo nel pagamento degli stipendi e, dulcis in fundo, l’incarico di gestire la Polizia Municipale è stato affidato ad un dipendente di categoria D, il quale a norma di legge non avrebbe le competenze per poter gestire una situazione di tale portata e complessità, rimandando al futuro tutti i problemi e le vertenze che potrebbero insorgere a causa di tale negligenza”.

“Ci sembra dunque legittimo – conclude – domandarsi perché in quattro anni non si è voluto dare al corpo un vero Comandante, a differenza per esempio delle assegnazioni degli incarichi legati allo staff del Sindaco, effettuate in tempi rapidi e senza badare a spese. Citiamo ad esempio l’ultima nomina di un Direttore Generale, fatta in tempo record: meno di due mesi dall’apertura del bando.
Sappiamo che – conclude – un organismo pubblico coscienzioso darebbe risposta a questi interrogativi, ma anche che, purtroppo, da Palazzo San Giorgio non giungerà alcuna spiegazione”.