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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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A Nocera Terinese si rinnova il “Rito dei Vattienti” Il rito presto diventerà “patrimonio mondiale dell’umanità”

A Nocera Terinese si rinnova il “Rito dei Vattienti” Il rito presto diventerà “patrimonio mondiale dell’umanità”
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di Roberta Strano

Anche quest’anno a Nocera Terinese, piccolo comune della provincia di Catanzaro, per la Santa Pasqua si terrà il rito dei flagellanti. La processione trae le sue origini dal rito dell’autoflagellazione, ovvero una pratica pagana di penitenza ed espiazione dei propri peccati.
È una delle manifestazioni più importanti e più antiche della Settimana Santa in Calabria e si svolge il Venerdì e il Sabato santo. Una tradizione secolare, che è stata introdotta a Nocera nel corso del secolo XIV o XV.
All’inizio l’autoflagellazione fu praticata dai monaci soltanto all’interno dei conventi, ma in seguito anche all’esterno e progressivamente vide il coinvolgimento del popolo. Col tempo, poi, divenne non solo uno strumento per espiare i peccati, ma pure un modo per ottenere il favore di Dio e allontanare le calamità e le guerre.
Qualunque sia la sua origine, è cosa certa che il rito dei Vattienti abbia il fine di celebrare la flagellazione e la morte che Cristo subì per offrire a tutti la resurrezione.
Un toccante gruppo ligneo della Pietà raccoglie la devozione dei fedeli durante una lunga e lenta processione che si snoda per tutto il giorno attraverso le vie e i vicoli del paese. Molti i curiosi,tra cui giornalisti, fotografi, cineoperatori, studiosi attratti dallo spettacolo inquietante e molto realistico, che si riversano nelle strade di questa ridente cittadina coperta di ulivi.
Il “Rito dei Vattienti” di Nocera Terinese, già inserito nel Registro regionale delle buone pratiche delle “Passioni di Cristo in Europa”, si avvia ad essere candidato dalla Regione Calabria, di concerto con il Ministero dei Beni Culturali, a diventare “patrimonio mondiale dell’umanità”.