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A Gioia Tauro il seminario “Bullismo e Cyberbullismo”

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di Caterina Sorbara

Il bullismo ai tempi di internet: una violenza psicologica che si propaga attraverso l’uso delle immagini in un contesto globale, viaggiando sul web e sui social network. Questo il tema trattato dal seminario dal titolo “Bullismo e Cyberbullismo”, organizzato dal Comune di Gioia Tauro.

L’iniziativa che si è tenuta stamattina nella città del porto, a Palazzo Fallara rientra nell’ambito del cartellone sulla legalità. Ad aprire i lavori del forum è stata la dott.ssa Anna Maria Stanganelli che ha detto:” Abbiamo deciso di proporre tanti incontri agli studenti, perché crediamo fermamente che  cultura e  legalità vanno di pari passo.

Il giudice Livatino diceva che alla fine della nostra vita,non ci chiederanno se siamo stati credenti, ma se siamo stati credibili. La legalità, va praticata,partendo dai più piccoli gesti quotidiani e la cultura è il vero motore del cambiamento”. Subito dopo il sindaco di Gioia Tauro, Giuseppe Pedà, dopo aver dato il benvenuto ai presenti, ha espresso tutta la sua preoccupazione per l’invasività di queste nuove forme di bullismo.

Continuando il suo discorso, il sindaco, ha annunciato, tutte le iniziative che la sua amministrazione sta preparando per i ragazzi e per la città, come per  esempio l’opportunità di studiare e praticare sport per i ragazzi meno abbienti.

A seguire il  Dirigente  del Commissariato di Gioia Tauro, Pietropaolo Auriemma, ha tracciato un quadro complessivo del fenomeno, individuandone gli elementi identificativi e la sua ‘evoluzione’ nell’epoca dei cosiddetti ‘nativi digitali’. Il bullismo è un abuso di potere, una prevaricazione che uno o più soggetti attuano nei confronti di altri individui. Sono azioni ripetute nel tempo con violenza psicologica e fisica. Il bullismo oggi ha assunto altre forme, conquistando spazi globali grazie alle nuove tecnologie informatiche e telematiche.

Il sopruso ai danni della vittima – ha spiegato il Commissario – non rimane più nell’aula scolastica, ma raggiunge migliaia o milioni di persone. Questo significa che per essere bulli o vittime del bullismo – ha aggiunto- non occorrono spazi particolari né orari precisi. Basta possedere un telefonino. L’uso del web, a servizio del male, sprigiona – ha evidenziato – una potenza distruttiva che colpisce non solo la vittima, ma anche la famiglia, la scuola e la società”.

Nel suo intervento, il commissario, ha anche parlato del fenomeno sotto analisi, nel mondo femminile: “Rispetto a quello maschile, nel bullismo femminile – ha sottolineato  – l’aspetto psicologico assume una importanza fondamentale. Questo tipo di bullismo e cyberbullismo punta molto su una sorta di ‘raffinatezza psicologica’.Spesso le ragazze belle tendono ad isolare e a tediare le meno belle”. Importante è il ruolo della scuola,delle istituzioni e degli enti locali. Bisogna  creare progetti mirati per contrastare il fenomeno. Concludendo, il commissario, ha  invitato i ragazzi a non aver paura, a  parlarne e a denunciare. Bisogna portare a conoscenza i comportamenti sbagliati, per essere un bravo compagno oggi e un bravo cittadino domani. Numerosi sono stati gli interventi da parte dei ragazzi presenti in sala.