di Caterina Sorbara

Si è tenuta stamattina a Gioia Tauro, nell’aula consiliare, una conferenza stampa su un tema molto importante: la donazione degli organi. Il  vicesindaco Anna Maria Stanganelli, ha annunciato che a partire da questo mese i cittadini di Gioia Tauro quando si recheranno al Comune per rinnovare o richiedere la carta d’identità, potranno manifestare su un apposito modulo, la loro volontà di donare gli organi. E’ un atto di civiltà perché così verranno salvate tante vite umane. Gioia Tauro è tra i primissimi comuni che hanno fatto questa scelta: 12 su 490.

La Stanganelli nel corso della conferenza stampa, ha ringraziato la dott.ssa Maria Surace e i dipendenti comunali per l’impegno profuso. Subito dopo la Surace, responsabile dell’Ufficio Personale del Comune gioiese, ha detto: “E’ stato un percorso farraginoso ma ce l’abbiamo fatta. Siamo collegati con il Sistema Informativo Trapianti, la banca dati del Ministero della salute che raccoglie tutte le dichiarazioni rese dai cittadini maggiorenni”.

La Surace, ha inoltre puntualizzato che sarà possibile anche cambiare idea sulla donazione, perché farà sempre fede l’ultima dichiarazione rilasciata in ordine di tempo. E’ importante che il cittadino conservi il modulo di adesione, perché sulla carta d’identità non ci sarà scritto niente. Inoltre, non esistono limiti di età per esprimere la propria volontà.

A seguire il dott. Pellegrino Mancini, Direttore del Centro Regionale Trapianti della Calabria, dopo aver ringraziato il Comune di Gioia Tauro per l’importante scelta che denota un grande senso di civiltà  e crescita civile e sociale del territorio; ha precisato che al Centro Sud c’è ancora carenza di donazioni e ci sono tantissimi pazienti in attesa di trapianto. Cuore, fegato e polmoni sono organi salva vita e si possono donare anche le cornee. Pazienti che grazie al trapianto, potranno riprendere la vita normale e, se in età fertile potranno anche avere dei figli. Rari sono i casi di rigetto e controllabili dalla terapia farmacologica. E’ importante che il donatore non abbia malattie trasmissibili. Le principali confessioni religiose sono favorevoli alla donazione degli organi. Con la raccomandazione che la donazione sia frutto di una libera scelta e non di una costrizione.