A Cinquefrondi opinioni a confronto sull’articolo 18
redazione | Il 19, Mar 2012
Convegno sul lavoro organizzato da “Rinascita per Cinquefrondi” con la presenza dell’assessore Lamberti Castronuovo
Di Danilo Loria
A Cinquefrondi opinioni a confronto sull’articolo 18
Convegno sul lavoro organizzato da “Rinascita per Cinquefrondi” con la presenza dell’assessore Lamberti Castronuovo
CINQUEFRONDI (RC) – L’associazione politico-culturale di sinistra Rinascita per Cinquefrondi ha organizzato un’iniziativa pubblica, nella mediateca comunale della cittadina pianigiana, sul tema “Licenziamenti individuali e articolo 18 dello Statuto dei lavoratori: opinioni a confronto”. La kermesse è stata coordinata da Francesco Belziti, il quale nel ringraziare tutti gli intervenuti, ha sostenuto che “questa è un iniziativa di popolo, su tematiche attuali. E’ opportuno che un movimento serio si interroghi e metta a confronto opininioni anche diverse sul mondo del lavoro”. Belziti ha continuato dicendo che bisogna dire “basta con le forme attuali di lavoro che non rendono l’uomo libero. Progetti del tipo co.co.co e co.co pro rendono precaria l’intera esistenza”. La spiegazione giuridica dell’articolo 18 è stata affidata a Roberto Fidale, neo aderente al gruppo della sinistra cinquefrondese, il quale ha affermato che “è utile mettere a confronto opinioni diverse. Io penso che l’articolo 18 sia un caposaldo fondamentale per i diritti dei lavoratori. Non va cancellato – ha continuato – semmai esteso anche alle imprese sotto i quindici dipendenti”. Per l’avvocato Giuseppe D’Ottavio, del foro di Reggio Calabria “l’articolo 18 non è un tabù. Già la corte costituzionale – ha proseguito – ci ha dato l’indirizzo che esso non è l’unico strumento di tutela”. D’Ottavio ha definito l’articolo 18 “anacronistico, una spada di Damocle”, individuando “nel modello tedesco un utile punto di riferimento”.
Pasquale Marino, segretario provinciale Fiom, nel criticare aspramente il governo Monti, ha difeso a spada tratta l’articolo 18. “Il problema – ha sostenuto – sono le famiglie che non arrivano a fine mese e non di certo l’articolo 18 che è un fatto di civiltà, e abrogarlo porterebbe serie minacce ai lavoratori già in piena difficoltà”. L’assessore provinciale alla cultura e imprenditore reggino Edoardo Lamberti Castronuovo, nel ringraziare Rinascita per l’invito, ha affermato che “l’articolo 18 è un falso problema, in quanto serve solo se esiste il lavoro, che di fatto è in crisi”. L’imprenditore reggino ha precisato che “non è vero che l’imprenditore è più forte del lavoratore ed è ampiamente tutelato. Nessuna azienda – ha affermato – manderebbe via un lavoratore che lavora e produce”. Lamberti ha concluso dicendo che “l’articolo 18 è una barzelletta, se anche si modificasse la norma, non cambierebbe proprio nulla”. Le conclusioni sono toccate a Michele Conia, leader della sinistra cinquefrondese, il quale nel ringraziare Fidale per il proprio impegno, ha puntualizzato come Rinascita sia “un laboratorio politico-culturale che punta sull’innovazione”. Sul tema del convegno Conia ha detto che “se si deciderà di abrogare l’articolo 18 cadranno tutti i diritti per i lavoratori. Le conquiste che il mondo operaio ha conseguito con anni di lotta non vanno toccati. E’ fondamentale avere un lavoro altrimenti tutta l’esistenza di un uomo è precaria. Bruttissima – ha continuato Conia – l’affermazione di Monti che il lavoro fisso è monotono”. Il capogruppo di Rinascita ha concluso dicendo che “è utile dare vita ad inizitive serie e concrete. Per i cittadini è arrivato il momento della partecipazione diretta”.
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