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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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A brigante brigante e mezzo Emanuele Pecheux commenta la delicata vicenda dei vigili urbani nella capitale

A brigante brigante e mezzo Emanuele Pecheux commenta la delicata vicenda dei vigili urbani nella capitale
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I fatti: a seguito di un progetto di ristrutturazione del corpo di Polizia municipale che prevede una forte rotazione del personale nei Municipi di Roma, pensato allo scopo di prevenire forme di stanzialità che possono favorire fenomeni, per così dir, “borderline”, i sindacati hanno indetto per la serata dello scorso 31 dicembre un’assemblea. Per chi non conosca Roma va segnalato che il Capodanno della capitale è un evento che, da sempre, si svolge in particolare sulle strade, a cominciare da quelle del centro storico, in cui si spostano da un quartiere all’altro decine di migliaia di persone, con mezzi privati e pubblici, provocando importanti assembramenti nei luoghi di maggior richiamo.
E’ indispensabile dunque garantire la sicurezza per i cittadini e i turisti.
Compito che spetta in primis alla Polizia municipale.
Era inevitabile dunque che l’Amministrazione capitolina, non autorizzasse lo svolgimento delle assemblee sindacali, indette al solo scopo di danneggiare gravemente l’ordinato svolgersi del Capodanno romano.
Per tutta risposta non si sono presentati in servizio nel turno serale del 31 dicembre l’83% dei vigili urbani (una media 8 su 10), mediante al ricorso al collaudato e sicuro strumento del certificato medico.
Non basta. Sulla linea A della Metropolitana, rimasta aperta per l’occasione festiva dalle 23.30 alle 2.30, si sono registrate attese anche di mezz’ora perché l’azienda dei trasporti, a fronte di una necessità di 24 macchinisti per coprire lo straordinario, ha avuto la disponibilità solo di 7 persone (sic!).
Questi episodi si sono verificati nella città capitale d’Italia.
Il Vicesindaco della città Luigi Nieri (di Sel e dunque tutt’altro che un pericoloso reazionario) ha definito quanto accaduto “inaccettabile”.
Già. Inaccettabile. Ma è successo e solo grazie alle sostituzioni dei vigili con avventizi la notte di Capodanno Roma è trascorsa senza intoppi.
Le considerazioni: a costo di apparire politicamente scorretti va detto che non è più sufficiente stigmatizzare l’accaduto perché è evidente il tentativo di mettere con le spalle al muro un’amministrazione comunale, bloccando di fatto un servizio indispensabile per la collettività, messo in atto da una platea di irresponsabili, con la grave complicità di medici di base compiacenti ed il sostegno dei sindacati.
In un paese normale scatterebbero immediatamente sanzioni draconiane contro i responsabili diretti e indiretti di un simile sconcio. Che, per intenderci, non sono anonimi ma hanno nomi e cognomi.
Esempio: sei sano come un pesce ma siccome vuoi stare a casa grazie alla compiacenza di un medico di base che scrive un certificato in cui si attesta che sei malato? A casa ci state per un mese tu senza stipendio e il medico di base, sospeso senza emolumenti, inibito per lo stesso periodo a scrivere ricette o certificati.
Perché con persone simili vale il detto: “a brigante, brigante e mezzo”.
Non succederà ovviamente.
Ma è appena il caso di dire chiaro forte che finalmente ai furbetti, che purtroppo sono in crescita esponenziale, sarebbe ora di cominciare a pensare di somministrare almeno qualche bacchettata sulle dita.
Che tradotto significa: colpirli nel portafoglio.

Emanuele Pecheux