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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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1° Maggio 2011 … una triplice festività e la Camusso incominciò ad esternare

1° Maggio 2011 … una triplice festività e la Camusso incominciò ad esternare

Proprio sull’atteggiamento del segretario della Cgil si basano le riflessioni della nostra scrittrice

di MIRELLA MARIA MICHIENZI

1° Maggio 2011 … una triplice festività e la Camusso incominciò ad esternare

Proprio sull’atteggiamento del segretario della Cgil si basano le riflessioni della nostra scrittrice

 

Gentile Direttore,

non sono qui per parlare della festività di Domenica e del 1° Maggio, né della beatificazione di Giovanni Paolo II. Nemmeno voglio fare disquisizioni sulla felicità, compresa quella che viene dal lavoro, quando non è unicamente ritenuto fonte di guadagno, ma crescita interiore nonché grande compagnia… E qui il discorso sarebbe molto ampio e lungo…

Voglio, invece, parlare di Susanna Camusso, leader della Cgil, che ha contestato la decisione di alcuni sindaci di dare, per il 1° Maggio, libera scelta per l’apertura dei negozi. La Camusso, addirittura, ha risposto che avrebbe organizzato uno sciopero contro chi “vìola” la festa del lavoro!

La Camusso, forse a causa dei suoi paraocchi e paraorecchie, non si è resa conto che non è stato detto di aprire obbligatoriamente gli esercizi commerciali, ma che si dava la facoltà discrezionale, propria, individuale, libera, a farlo.

Al di là del fatto che la Camusso, come giustamente le ha fatto notare il sindaco di Firenze, dimentichi che a Roma, in piazza San Giovanni, ogni anno lavorino centinaia e centinaia di persone per far andare avanti il famoso concerto del 1° Maggio (tutta gente strapagata e non volontaria!)…

Al di là del fatto che la vita vada avanti e che ci debbano essere per forza persone che lavorano nelle più svariate attività…e ciò dovrebbe costituire la vera felicità della festa del lavoro…nell’essere, cioè, utile e premuroso per gli altri che ne hanno bisogno…

Trovo che il fatto più toccante sia che la Camusso, pur definendosi “democratica”, detenga ancora un modo anacronistico di “far politica e di essere a capo”, non rispettando appunto la volontà individuale che, stando a lei, si deve chinare ed inchinare alle altrui decisioni. La Camusso non ha ancora capito un’altra cosa, cioè che l’essere umano non è un robot da azionare a proprio piacimento, imponendogli scelte, feste e religione…

La Chiesa del silenzio in Russia è un doloroso ricordo che ancor oggi tenta di riaffiorare…

E che la Camusso non venga a dire cosa c’entra questo !… Lo dica a qualcun altro…a me no!

La Camusso ha fatto tutta questa sceneggiata per ostacolare l’apertura dei negozi a Roma e far trovare i pellegrini, recatisi per la beatificazione di Giovanni Paolo II, in difficoltà.

Grande l’operato di Giovanni Paolo II, non dimentichiamo che è stato quello che ha dato un duro colpo al regime comunista tanto da farlo crollare!

Suggerirei, alla suddetta signora, di rileggersi il concetto di libertà e, poi, di riflettere in merito…la libertà finisce quando inizia quella degli altri…la libertà è poter agire secondo le proprie idee, però nel pieno rispetto delle idee altrui; non per imposizioni di partito o di sindacato, come un lavaggio di cervello che non permette di riflettere, ma per scelta individuale.

La festa del lavoro è veramente tale se ognuno la può esprimere come meglio crede e non secondo comandi di équipe.

 

Bravo Renzi, sindaco di Firenze, questa è la prima volta che mi piaci, perché, pur essendo di sinistra, hai  opposto valide ragioni  alle esternazioni della rappresentante della CGIL, dando dignità e valore all’individuo ed a tutta la società.

Già, dimenticavo… oggi, 1° Maggio 2011, nel centro di Firenze con quasi tutti i negozi aperti, con un via vai di persone di tutte le età, si respira una vera e propria aria di festa…che fa compagnia anche a chi è solo e pensa : “per fortuna i negozi sono aperti, com’è triste la città quando sono chiusi!”.

di Mirella Maria Michienzi