Garantirsi una pensione dignitosa: il ruolo della previdenza integrativa

banner bcc calabria

banner bcc calabria

L’Italia è un paese che sta invecchiando sempre di più, a fronte di un tasso di natalità che invece ha rallentato in maniera importante. Una situazione che sta portando incertezza per quanto riguarda la sostenibilità della pensione pubblica. In poche parole c’è il rischio, una volta andati in pensione, di non riuscire a mantenere lo stesso tenore di vita condotto fino a quel momento.

In tale contesto molte persone stanno volgendo lo sguardo alla previdenza integrativa, detta anche previdenza complementare. La si costruisce nel tempo tramite un sistema di versamento volontario e individuale, per poi affiancarsi alla pensione pubblica. In questo modo si ottengono due pensioni, quella dell’INPS e quella integrativa, riuscendo a condurre uno stile di vita soddisfacente e dignitoso anche dopo aver smesso di lavorare.

La previdenza integrativa si fonda sull’adesione a forme pensionistiche complementari, che possono essere collettive (come i fondi pensione negoziali o chiusi) oppure individuali (come i fondi pensione aperti e io i PIP, ossia i Piani Individuali Pensionistici).

I fondi pensione negoziali sono destinati a lavoratrici e lavoratori appartenenti a specifiche categorie professionali o imprese e nascono da accordi collettivi tra sindacati e datori di lavoro. I fondi pensione aperti invece sono gestiti da banche, assicurazioni o società di gestione del risparmio, risultando accessibili a tutti, a prescindere dal settore lavorativo di appartenenza. Infine i PIP rappresentano soluzioni assicurative che consentono un’adesione su base personale, offrendo ampia flessibilità nella scelta dei versamenti e nella personalizzazione della gestione.

Tra le possibilità disponibili online per valutare un fondo pensione integrativo, si possono consultare piattaforme come Onlinesim.it, che permettono di confrontare diverse opzioni in modo semplice e costruire su misura il piano più adatto alle proprie possibilità e obiettivi.

Ognuna di queste soluzioni prevede la possibilità di versare contributi periodici, sia in modo regolare che occasionale, con importi stabiliti liberamente in base alle proprie disponibilità economiche e agli obiettivi di risparmio. Il vantaggio di una pensione integrativa è anche questo: ognuno può scegliere quanto e come versare, senza obblighi o scadenze che rischiano di erodere il proprio capitale. È importante sapere che, per i lavoratori dipendenti, anche il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) può essere destinato, in tutto o in parte, al proprio piano o fondo di previdenza complementare.

I contributi raccolti vengono poi investiti secondo il profilo di rischio e le strategie di gestione scelti dall’aderente, che può ulteriormente personalizzare il suo piano di fondo pensione integrativo. Ogni fondo offre diverse linee di investimento, come garantita, bilanciata, obbligazionaria o azionaria, tutte caratterizzate da un diverso livello di rischio e da potenziali rendimenti variabili.

Questa forma di investimento è diventata particolarmente conveniente, infatti iniziano a pensarci con maggiore frequenza non solo le persone prossime alla pensione, ma anche i giovani, che possono così garantirsi un futuro sereno. Il capitale versato non viene comunque immobilizzato per anni, infatti c’è la possibilità di richiedere anticipi o riscatti del capitale accumulato in caso di acquisto o ristrutturazione della casa, spese sanitarie urgenti, invalidità, decesso dell’aderente e altre circostanze che è possibile conoscere al momento dell’adesione al fondo. Ogni opzione offre comunque flessibilità e sicurezza, adattandosi alle diverse necessità degli aderenti.