Donne sul lavoro, Italia al 27 posto in “Women in Work Index”

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È quanto emerge dal “Women in Work Index” pubblicato oggi dalla società di consulenza
PricewaterhouseCoopers (PwC). La quota di donne attive nel mondo del lavoro in Italia
si situa al 60%, ovvero di gran lunga superiore alla media dei 33 paesi OCSE (9%).
Ciò consente al paese di piazzarsi al 27mo posto in una classifica dominata come
di consueto da Islanda, Norvegia e Svezia. Fanalini di coda Corea del Sud, Grecia
e Messico. Per quanto concerne gli Stati confinanti, la Francia è al 14mo posto,
la Germania al 17mo, l’Austria al 21mo. Rosea in Italia la situazione per quanto
riguarda la parità salariale: nel 2014 la forbice degli stipendi tra uomini e donne
era del 7% – inferiore quindi alla media del 17% dei 33 paesi. Ciò le è valso il
17mo posto in classifica. Eccellente l’Italia dopo la Slovenia, con una differenza
salariale del 7%, malissimo la Corea del Sud con il 37%. La quota di donne che lavorano
è cresciuta incessantemente in Europa negli ultimi anni, e il livello d’istruzione
delle donne è oggi superiore a quello degli uomini. Ciò nonostante, osserva Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, la maggior parte delle
donne sono ancora escluse dai vertici della vita sociale, economica e politica.