Crediti di imposta ottenuti indebitamente per abuso sul superbonus in Calabria, sequestro di oltre 3 milioni di euro
Ago 08, 2025 - redazione
Nei giorni scorsi, la Compagnia della Guardia di Finanza di Soverato ha dato esecuzione ad un
sequestro preventivo di crediti d’imposta per oltre 3 milioni di euro, ritenuti indebitamente
ottenuti attraverso un presunto abuso delle misure superbonus, disposto dal Gip presso il
Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura di Catanzaro.
Agli indagati è stata contestata la perpetrazione di una serie di truffe aggravate per il
conseguimento di erogazioni pubbliche
I fatti oggetto di contestazione riguardano una serie di committenze per lavori di riqualificazione
di immobili situati nelle regioni Calabria, Sicilia e Campania.
La complessa attività di indagine svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Soverato,
coordinata dalla locale Procura, ha avuto inizio dopo la denuncia dei proprietari di un complesso
residenziale sito nel soveratese, per poi allargarsi a ulteriori immobili per i quali una società
romana aveva acquisito crediti di imposta si è incentrata sull’indebita acquisizione di crediti
d’imposta in ambito edilizio, con particolare riguardo a lavori di efficientamento energetico e
riduzione del rischio sismico.
Le indagini incentrate sull’analisi della documentazione amministrativa e l’analisi forense degli
apparati informatici sequestrati agli indagati hanno consentito di delineare – nella fase delle
indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la
difesa – che i lavori commissionati ad un General Contractor di Roma non sono mai iniziati e/o
in parte abbandonati dopo le prime fasi, causando ingenti danni ai proprietari degli immobili, e
che pertanto la società capitolina avrebbe asseverato crediti per lavori inesistenti.
Si evidenzia che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano
alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni
sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimento
pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato
a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con
sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.