A conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio svolto nell’ambito del Gruppo di Locri durante lo scorso fine settimana i Carabinieri delle Compagnie di Locri, Bianco e Roccella Jonica hanno:
arrestato KHALIL FAKHRELDIN Moustafa Mohamed, disoccupato 37enne di origine marocchina, il quale, domenica notte, in Riace, nel corso dell’ennesima lite per futili motivi, ha ripetutamente percosso la moglie, allontanandosi repentinamente dall’abitazione, rendendosi dunque irreperibile. Solo grazie all’immediato intervento dei Carabinieri della locale Stazione, allertati dalla donna tramite l’utenza pronto intervento “112”, si è riusciti a evitare ben più gravi conseguenze per la malcapitata vittima, la quale, in evidente stato di shock e sporca di sangue, è stata subito trasportata presso l’Ospedale Civile di Locri, ove i medici le hanno riscontrato lesioni al viso e alla regione parietale, poi giudicate guaribili in 7 giorni. Nella circostanza, la donna, tra le lacrime, ha confidato ai militari operanti di essere da diverso tempo vittima delle angherie e vessazioni poste in essere dal prevenuto – a suo dire iniziate ai primi del 2011 – facendo emergere in maniera chiara agli investigatori uno stato di ansia, paura e malessere alimentati dalle continue condotte minacciose, violente e umilianti perpetrate tra le mura domestiche (anche davanti ai loro figli minori), mai denunciate alle Autorità per paura di più gravi ritorsioni. Intanto, gli uomini della locale Stazione, grazie all’ininterrotta attività di ricerca, sono riusciti, in pochi minuti, a rintracciare il responsabile e a bloccarlo nei pressi della sede della locale Associazione “Città Futura”: una volta in caserma, espletate le formalità di rito, è stato temporaneamente ristretto presso le camere di sicurezza della Stazione di Roccella Jonica per poi essere successivamente tradotto presso la Casa Circondariale di Locri, così come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Locri, Dott.ssa Rosanna SGUEGLIA;
deferito in stato di libertà per:
furto aggravato di energia elettrica, un 51enne di Gioiosa Jonica, commerciante, pregiudicato, titolare di un esercizio commerciale del posto dove, a seguito di controllo esperito congiuntamente a personale specializzato dell’Enel, è stata accertata presso il menzionato locale pubblico la realizzazione di un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica mediante apposito cavo quadripolare da 10 mm2, sottoposto a sequestro;
introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi, un 40enne senegalese, domiciliato a Siderno, dove è stato sorpreso in quella Piazza Dogali intento a vendere merce griffata palesemente contraffatta (15 borse e 2 portafogli griffati), sottoposti a sequestro, di cui non ha saputo fornire chiarimenti sulla provenienza;
evasione, un 35enne di Gioiosa Jonica, pregiudicato, in atto sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, poiché sorpreso indebitamente fuori dalla propria abitazione intento a svolgere incombenze personali;
guida in stato di ebbrezza:
un 24enne, residente ad Ardore, sorpreso alla guida dell’autovettura di proprietà, con un tasso alcolemico pari a 0,96 g/l;
un 48enne, residente a Caulonia Marina, sorpreso alla guida dell’autovettura, di proprietà del padre, con un tasso alcolemico pari a 1,42 g/l;
un 30enne di Catanzaro, sorpreso a Caulonia Marina alla guida dell’autovettura di proprietà del padre, con un tasso alcolemico pari a 1,44 g/l;
un 27enne di Catanzaro, sorpreso alla guida dell’autovettura di proprietà della madre, con un tasso alcolemico pari a 0,98 g/l;
un 27enne di Roccella Jonica, sorpreso alla guida dell’autovettura di proprietà, con un tasso alcolemico pari a 2,13 g/l. Il veicolo è stato conseguentemente posto sotto sequestro ai fini della confisca (che scatta quando si supera di 3 volte il limite consentito di 0,5 g.l., in tutti gli altri casi si è proceduto al “solo” sequestro del mezzo);
un 30enne residente nella provincia di Torino, per guida in stato d’ebrezza. L’uomo infatti è stato sorpreso alla guida della propria autovettura con un tasso alcolemico pari a 1.88g/l, ben al di sopra (oltre le 3 volte prescritte) del limite tollerato dalla vigente normativa di 0,5 g/l. Il mezzo è stato conseguentemente posto sotto sequestro amministrativo ai fini della confisca;
un 33enne cittadino di origini francesi e un cittadino 26enne di origini marocchine residente a Bovalino, sorpresi alla guida delle rispettive autovetture, con un tasso alcolemico, nell’ordine, di 2,59 gr/l (5 volte il limite consentito: l’autovettura è stata “solamente” sequestrata, ma non verrà avviata la procedura per la confisca posto che è stata noleggiata presso una ditta privata) e 0,98 gr/l. Entrambe le autovetture sono state poste sotto sequestro e sono state immediatamente ritirate le patenti.
porto di armi o strumenti atti ad offendere, un 32enne, residente a Placanica, poiché durante un controllo alla circolazione stradale, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico marca “Opinel”, della lunghezza complessiva di 17,5 cm, occultato nella tasca anteriore dei pantaloni e sottoposto a sequestro;
guida senza patente, un 28enne di Stilo, poiché, durante un controllo dinamico alla circolazione stradale, è stato sorpreso alla guida di un ciclomotore, privo di targa, a lui in uso, senza aver mai conseguito la patente di guida. Il mezzo, sprovvisto altresì di copertura assicurativa, è stato sottoposto a sequestro amministrativo;
per introduzione o abbandono di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo, la titolare di un’azienda zootecnica di Canolo, responsabile di aver fatto pascolare abusivamente, in terreni demaniali, un branco di bovini che, a seguito di accertamenti esperiti presso l’Azienda Sanitaria – Servizio Veterinario – Area “A” di Reggio Calabria, è risultato essere di sua proprietà. Dall’inizio dell’anno i deferimenti per tale reato, in alcuni casi noto come il fenomeno delle “vacche sacre”, sono stati 27, in tutto l’anno scorso erano stati 22;
segnalato alla Prefettura di Reggio Calabria (RC) per violazione amministrativa cui all’art. 186 c.2 let. a C.d.S. (guida in stato di ebbrezza: range 0,50-0,80 g/l):
un 36enne disoccupato di Caulonia, sorpreso alla guida dell’autovettura di proprietà, con un tasso alcolemico pari a 0,71 g/l;
un 27enne di Laureana di Borrello, sorpreso alla guida dell’autovettura di proprietà del padre, con un tasso alcolemico pari a 0,71 g/l;
un 32enne di Grotteria (RC), sorpreso alla guida dell’autovettura di sua proprietà, con un tasso alcolemico pari a 0,78 g/l;
una 36enne di Catanzaro, sorpresa alla guida dell’autovettura di proprietà della madre, con un tasso alcolemico pari a 0,59 g/l;
un 46enne di Cosenza sorpreso alla guida dell’autovettura di proprietà con un tasso alcolemico pari a 0,57 g/l;
un 30enne di Pianopoli (CZ), sorpreso alla guida dell’autovettura di proprietà con un tasso alcolemico pari a 0,59 g/l.
Per tutte queste persone è scattato il ritiro immediato della patente per 30 giorni. Con questi 9 deferimenti e le 6 segnalazioni sale così a 62 il numero dei denunciati a piede libero per questo reato dai Carabinieri del Gruppo di Locri dall’inizio dell’anno. Superato già ampiamente il totale dell’interno anno scorso, quando i deferiti furono 25.
Inoltre, ieri mattinata, i Carabinieri della Stazione di Platì e militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Calabria”, supportati da personale dell’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia, hanno rinvenuto una piazzola contenente 53 piante di canapa indiana, già recise e poste in essiccazione su di un filo tra due alberi ben occultati dalla fitta vegetazione. Sono in corso accertamenti e riscontri per individuare chi ha provveduto al taglio della canapa ed alla realizzazione dell’essiccatoio. A seguito del sopralluogo, i Carabinieri – previa campionatura – hanno provveduto al sequestro di una parte della sostanza stupefacente che è stata inviata presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, per effettuare le analisi di laboratorio necessarie a individuare il principio attivo dello stupefacente in esse contenuto. Le restanti piante sono state distrutte con il fuoco sul posto.